Roma, all’Argentina in scena “Il Ministero della solitudine”

La solitudine come una vera e propria istituzione con tanto di definizioni, sussidi e soggetti assistiti dallo Stato. È questo il cuore intorno a cui ruota Il Ministero della solitudine, lo spettacolo di lacasadargilla in scena al Teatro Argentina di Roma fino al 3 dicembre. Lo spunto dello spettacolo nasce da una notizia di cronaca politica internazionale. Nel gennaio 2018, la Gran Bretagna ha nominato ufficialmente un ministro della Solitudine, il primo al mondo, per far fronte ai disagi che questa può̀ provocare a livello emotivo, fisico e sociale. L’anno successivo viene inaugurato il relativo Ministero, «istituzione dalla natura politicamente ambigua e dalle finalità incerte».

A partire da questa vicenda Lisa Ferlazzo Natoli firma insieme al regista e disegnatore del suono Alessandro Ferroni questo nuovo spettacolo. Un lavoro in cui la compagnia lacasadargilla inaugura una riflessione su un luogo – reale e immaginifico – capace di operare con linguaggi e dispositivi narrativi intorno ai desideri, ai rimossi e alle immaginazioni di un’epoca che sempre più̀ richiede di ragionare con cura sulle comunità̀ dei viventi. Il lavoro, una scrittura interamente originale a cura di tutto l’ensemble, si avvale della collaborazione di Fabrizio Sinisi, che cura la drammaturgia del testo, e di Marta Ciappina che cura invece la drammaturgia del movimento.

Cinque attori impegnati in una narrazione strutturata per flash, incontri, incidenti e costituita da partiture fisiche all’orlo di una danza. Una storia che indaga la solitudine innanzitutto come incapacità, come difficoltà del desiderio – oggetto non controllabile per definizione – a trovare una corrispondenza, avendo in sé una speranza troppo alta, spericolata o eccessiva, per potersi mai realizzare. O ancora quella solitudine in cui si sprofonda perché́ ciò̀ che è successo è irrecuperabile, e non interessa a nessuno.

Scrive lacasadargilla: «Mantenendone ferma la natura “leggera” e incidentale – come nell’improvviso rendersi conto che la propria vita è racchiusa in un acquario – abbiamo immaginato una struttura articolata attorno a cinque vicende, cinque storie di solitudine. Dell’Istituzione Ministero ne viene definita la natura politica sostanzialmente ambigua e tragicamente comica. È un luogo dove la liberazione del desiderio può̀ attutire l’isolamento? Come si classifica una persona sola? C’è un sussidio di solitudine? In cosa consiste e chi ne ha diritto? Con cosa bisogna coincidere per essere definiti soli e dunque appartenere a una categoria riconosciuta? È lo scandalo della solitudine. È l’affollamento degli assenti nelle nostre vite, siano essi vivi, deceduti, spettri o tutta la moltitudine degli incontri mancati. Solitudine tutta contemporanea, di un’allegrezza insidiosa e irragionevolmente lieve. Solitudine come atlante di ricordi, catalogo di gesti, per percorrere il mondo e trattenere qualcosa di un noi; solitudine incarnata in alcuni oggetti, quasi dei kit di sopravvivenza: uno scatolone con tutta la vita dentro, un barattolo di miele fatto in casa, una pianta di plastica verde acceso, un set da pic-nic pronto all’uso, come se fossero ‘sacche di storie’, utensili eccessivi e numinosi per un’esistenza fuori dal normale».

Interpreti e personaggi 

Giulia Mazzarino – Alma 

Francesco Villano – F.

Emiliano Masala – Primo 

Tania Garribba -Simone 

Caterina Carpio – Teresa

DOVE:

Teatro Argentina, Roma

QUANDO :

dal 23 novembre al 3 dicembre

prima, martedì e venerdì ore 20.00 

mercoledì e sabato ore 19.00 

giovedì e domenica ore 17.00 

lunedì riposo

Il testo Il Ministero della Solitudine è pubblicato nella collana Linea di Emilia Romagna Teatro Fondazione ERT / Teatro Nazionale e Luca Sossella editore a cura di Sergio Lo Gatto e Debora Pietrobono.

Il libro è stato curato da Maddalena Parise / lacasadiargilla e Fabrizio Sinisi

Drammaturgia del movimento Marta Ciappina 

Cura dei contenuti Maddalena Parise 

Spazio scenico e paesaggi sonori Alessandro Ferroni 

Luci Luigi Biondi 

Costumi Anna Missaglia 

Aiuto regia Caterina Dazzi 

Assistente al disegno luci Omar Scala

Foto di scena Claudia Pajewski

Produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Teatro Metastasio di Prato In collaborazione con lacasadargilla Con il sostegno di ATCL

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