È andato in scena al Teatro Menotti di Milano, dal 21 al 23 aprile, uno spettacolo che vuole coniugare la scienza e il teatro: “ENTANGLED – Ogni cosa è collegata”.
In scena c’è Gabriella Greison, divulgatrice soprannominata la rocker della fisica, nota per i suoi libri e la sua vera e propria missione nel far conoscere le storie dei grandi scienziati ai quali dobbiamo le più importanti scoperte. Uomini e donne che, oltre al genio, hanno avuto vite a dir poco incredibili.
Insieme al regista Emilio Russo, Gabriella Greison questa volta focalizza la sua attenzione sulla intensissima vita di uno dei più grandi pensatori e scienziati del XX secolo: Wolfgang Pauli.
Uomo dal carattere forte e controverso, che amava profondamente la vita e il suo lavoro. È uno dei fondatori della meccanica quantistica, a lui dobbiamo la teorizzazione del principio di esclusione, per il quale vinse il premio Nobel nel 1945.
La stessa giuria con la quale ebbe un forte scontro nella difesa di una sua stimata collega cinese, per una evidente discriminazione.
Uomo amato ed odiato per il suo temperamento e l’amore per l’alcol e i night club.
Durante lo spettacolo diviso in quadri, Gabriella Greison ricostruisce il suo percorso di pensiero, il suo rapporto con altri grandi pensatori quali Albert Einstein e Carl Gustav Jung, facendoci scorgere l’anima profonda dell’essere umano oltre il mito.
Molto interessante la messa in scena semplice ed efficace che attinge, insieme ad un delicato disegno luci di Mattia De Pace, alle più recenti installazioni d’arte contemporanea.
Gabriella Greison appare più a suo agio nella divulgazione diretta piuttosto che nella pura recitazione. Ma comunque l’obiettivo di incuriosire e scatenare domande, non solo sulla vita di questo grande scienziato, ma sul mondo della scienza e di chi si dedica con tutto se stess* ad essa, si può sicuramente dire che sia stato raggiunto.
Michele Ciardulli
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