Polli da volo: ospiti Attori Aperti

attori aperti

 

Il Gallus Sinae è un uccello domestico, allevato per moltissimi scopi, meglio noto come “pollo”.
È però celebre per non essere in grado di volare. Se non per piccoli tratti.
Per qualche piccolo slancio di necessità.
Il “Pollo da volo” è invece una razza strana, socievole, selvatica, che sfida la natura.
Cercherà sempre, giorno per giorno, di volare.
Anche se gli allevatori, da oltre un recinto lontano, continueranno ad urlare che non serve.
La rubrica “Polli da volo” nasce con l’intento di sostenere e dare voce agli esercenti dello spettacolo, messi
in difficoltà dall’attuale, terribile, tragedia che sta colpendo tutti. Tutti costoro, sono Polli da volo.
Se per oggi non si vola, domani si vedrà.

PUNTATA 6: ATTORI APERTI

CHI SIETE e QUAL È LA VOSTRA POETICA?
Siamo Elena D’Agnolo, Karin Rossi e Nino Faranna. Siamo tre attori “sciolti”, non facciamo parte di una stessa compagnia né di una stessa associazione. Cioè, io e Nino sì, ma in questo caso abbiamo operato da attori singoli e non a nome di Polveri di Scena, la compagnia teatrale nella quale lavoriamo insieme a Lorenzo Capineri. Con la chiusura dei teatri conseguente ai primi decreti restrittivi messi in atto dal governo per fronteggiare l’emergenza Covid-19, ci siamo ritrovati in una birreria -è stata la nostra ultima birra fuori casa, in effetti -e abbiamo iniziato a ragionare: che cosa possiamo fare noi artisti? Come possiamo far vedere alle persone che ci siamo e non vogliamo smettere di lavorare? Soprattutto, come possiamo fare tutto ciò senza far passare il messaggio sbagliato? Volevamo trovare unasoluzione che non andasse contro il decreto, ovviamente. Così è nato “Attori Aperti”: ci siamo fabbricati dei cartelli da indossare tipo uomo-sandwich con su scritto “Teatro Gratis! Avvicinati per due minuti di poesia!” e, forti dell’hashtag #teatrichiusiattoriaperti, ce ne siamo andati in giro per Milano, offrendo letture e quant’altro a chi avesse avuto voglia di fermarsi. Tutto a distanza di sicurezza, e con 2 o 3 spettatori alla volta.

CHE TIPO DI PROPOSTA ALTERNATIVA OFFRITE ORA, IN ALTERNATIVA ALLO SPETTACOLO DAL VIVO?
attori apertiPurtroppo, la nostra iniziativa è potuta durare per pochissimo tempo, perché nel giro di pochi giorni la Lombardia è diventata zona rossa e, giustamente, siamo rimasti tutti a casa. È stato in quel momento che ci siamo spostati sul web: abbiamo aperto un canale YouTube, una pagina Facebook e un profilo Instagram omonimi e la famiglia di Attori Aperti si è allargata… tanto da permetterci di uscire con due video al giorno! Ogni attore, nel proprio video, può proporre qualsiasi argomento e servirsi di qualunque linguaggio per esprimerlo: recitazione, canto, lettura, musica, mimo… libertà totale! L’idea alla base è che ogni pezzo sia un atto d’amore, qualcosa di molto personale che l’attore vuole condividere con chi lo guarderà.

COME STATE VIVENDO QUESTA SITUAZIONE? COSA VI AUGURATE PER IL FUTURO?
Crediamo che, in un momento storico difficile come quello che stiamo vivendo ora, sia più che mai importante far attori aperticircolare arte, bellezza, positività. Finché l’emergenza ci sarà, ci saremo anche noi, non permetteremo allo sconforto di averla vinta. Una volta usciti da questo tunnel buio (perché non ci sono dubbi, ne usciremo!), non sappiamo che forma prenderà Attori Aperti, ma siamo certi che il nostro lavoro non cadrà nel vuoto e, a tempo debito, capiremo come si trasformerà.Ovviamente ciò che cerchiamo di fare noi è portare anche un po’ di leggerezza in una situazione veramente dura e critica; per questo vogliamo ringraziare tutti coloro che stanno fronteggiando quest’emergenza in prima linea, personale ospedaliero in primis. Non siamo medici, siamo attori; non possiamo fisicamente curare le persone, anche se vorremmo farlo, ma possiamo occuparci di chi fa il proprio dovere restando a casa: possiamo portar loro dei sorrisi, delle risate, delle distrazioni, delle riflessioni. Perciò, un ringraziamento doveroso va anche a tutte le persone che due volte al giorno si ritagliano dieci minuti per guardare i nostri lavori: anche in video, il teatro non può esistere senza fruitori. E non vediamo l’ora di poter ritornare nei teatri, per poterci incontrare dal vivo! Nel frattempo, restiamo qui e non molliamo.Noi siamo l’aria, non la terra.

Intervista di Angelica Orsi
Grafica di Ginevra Lanaro

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