“Donna terror del mondo” nasce dalla suggestione di un proverbio veneziano: Donna, danno, malanno, terror del mondo chi non la sa governar presto va in fondo. Questo antico detto popolare sintetizza la grettezza mentale, l’orrore dell’abisso, la paura di perdersi nella voragine femminile, quel luogo misterioso e ambìto da cui tutti siamo usciti in carne ed ossa, con lacrime e sangue, consegnati da una volontà superiore alla vita e alla morte.
Goldoni, invece intuisce, e deve ammettere quasi suo malgrado (il realismo goldoniano!) che le donne sue contemporanee sono “in movimento”, per natura cambiano così come stanno cambiando i tempi, mentre l’universo maschile resta figé, tetragono e immobile, e per questo destinato a scivolare fuori dalla storia (infatti non si è abbastanza sottolineato il fatto che nei testi goldoniani le donne sono comunque protagoniste e almeno una quarantina delle sue commedie hanno “la donna” o un nome di donna nel titolo).
Altri proverbi, cupi e misogini come quello che intitola lo spettacolo, scandiscono l’avvicendarsi in scena di personaggi femminili (Margarita, Lucietta, Mirandolina, Rosaura, Bettina, Donna Felice), di Goldoni coi suoi Memoires, del rustego Lunardo e di una poetessa veneziana, “honesta cortigiana”, che visse, scrisse e amò nel ‘500, Veronica Franco. Un personaggio quasi archetipico delle donne goldoniane.
La donna, costituzionalmente dotata per essere “contenitore” di umanità e temuta per il tremendo potere che questa funzione emana, quasi che essa possa autodeterminarsi nella propria facoltà generativa, danneggia e terrorizza gli uomini fragili: “Tutti quanti semo mati per quel buso che semo nati”. Di qui hanno forse origine tutte le tragiche e sanguinose conseguenze che ci fanno tanto orrore.
La naturale ambientazione dello spettacolo è Venezia, la gran madre dell’Occidente, magico ventre morbido e accogliente della nostra civiltà, dei suoi splendori e della sua crisi, sfondo ideale per l’illuminista Goldoni che fa delle sue donne le portatrici di lumi, ragionevolezza e amore.
Donna terror del mondo
da Carlo Goldoni e Veronica Franco
drammaturgia Egidio Bertazzoni
con Anna Bonel e Anita Quero con la partecipazione di Franco Sangermano
regia di Anna Bonel assistente alla regia Alice Tassara
scene e disegno luci di Danilo Marabotto costumi di Elena Galbiati
fagotto Giacomo Bertazzoni
violoncello Ivo Martinenghi
alla consolle Prageeth Fernando
DOVE? Spazio Avirex Tertulliano
QUANDO? Sabato 1, domenica 2, lunedì 3 aprile ore 21:00
PREZZI: Intero 15€, Under25 10€
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