Dall’8 al 19 novembre torna al Teatro della Cooperativa Chicago Boys (8/19 novembre), testo e regia di Renato Sarti con un nuovo allestimento interpretato da Massimiliano Loizzi ed Elena Novoselova. Una conferenza strampalata e senza lieto fine che denuncia la spietata corsa all’accumulo di patrimoni da parte di un losco finanziere.
Nel 2004 Milena Gabanelli mi commissionò, per la trasmissione di RAI3 Report, un cortometraggio sul tema della privatizzazione. I venti minuti di quel video si svilupparono in seguito nello spettacolo teatrale Chicago boys, ispirato al gruppo di economisti che, negli anni Settanta, si formò sotto la guida di Milton Friedman, teorico, tra gli altri, della teoria neoliberista.
Un rapporto delle Nazioni Unite sulla povertà mondiale rivela che ogni giorno muoiono più di 5.000 bambini per mancanza di acqua potabile, privazioni, guerre, malattie e mancanza di medicinali.
Il protagonista di Chicago Boys è uno spietato finanziere capitalista appartenente a quello 0,10% circa di abitanti del pianeta che continua ad accumulare patrimoni immani a discapito del resto della popolazione mondiale.
In un rifugio anti-atomico, immerso non a caso nelle acque putride di una vasca da bagno, questo faccendiere, in compagnia della sua escort russa, vive, mangia e si disseta, compra azioni e discetta a sostegno dell’ideologia neoliberista, cercando, con una sorta di conferenza strampalata e senza lieto fine, di adescare nuovi adepti tra il pubblico.
Le idee di Friedman, premio Nobel per l’economia nel 1976, hanno influenzato le politiche di Ronald Reagan e di Margaret Thatcher, ma anche quelle di tanti altri paesi come il Cile, l’Argentina, la Russia, la Polonia, la Cina e non solo.
Le grandi multinazionali da tempo hanno diretto le loro attenzioni su risorse essenziali e primarie come l’acqua, e dopo il trattato di Kyoto, persino sull’aria.
Ma una stampella non può camminare da sola. Queste politiche economiche sono state imposte grazie a golpe e spietate dittature, caratterizzate da sanguinose repressioni di piazza, quando non da arresti, torture e desaparecidos.
Chicago Boys è uno spettacolo che attraverso il motto “pubblicizzare le perdite e privatizzare i guadagni” ci invita a riflettere sulla folle corsa del consumismo e della speculazione finanziaria, per opporre al detto “libera volpe in libero pollaio” la saggezza di un proverbio greco che dice: “Se vedi che non ti sazi, fermati!”.
Ne va della salute di tutti, compresa quella del nostro pianeta, ormai vicino al collasso. (Renato Sarti)
CHICAGO BOYS
testo e regia Renato Sarti
con Massimiliano Loizzi, Elena Novoselova
DOVE? Teatro della Cooperativa
QUANDO? dall’8 al 19 ottobre (martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 20:00, giovedì ore 19:30, domenica ore 17:00, lunedì riposo
PREZZI: intero 18 € – riduzioni convenzionati 15 € – under 27 10 € – over 65 9 €
giovedì biglietto unico 10 €
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