Avvolto nella sua tuta bianca e lucida tra le luci soffuse che illuminano il palco del Teatro Franco Parenti, Alberto Boubakar Malanchino sembra davvero un teenager di periferia. Il suo personaggio è Sid, un ragazzo che, a seconda dei casi, può avere 15, 16 o anche 17 anni, europeo di nascita e algerino di origine, il perfetto giovane del futuro inserito in una società sempre più multietnica. Non è difficile immaginarselo passeggiare nelle vie della periferia di una grande metropoli, potrebbe essere Parigi, New York, Londra e ovviamente anche Milano.
La collaborazione tra l’autore Girolamo Lucania e l’attore Malanchino è semplicemente perfetta. Il primo crea un personaggio incantatore, il secondo gli dà vita sul palco come meglio non si potrebbe. Sid è subito aggressivo, non gira intorno ai problemi, va subito dritto al punto abituato a ricevere spesso delusioni e porte in faccia. La sua invettiva contro la società consumista è tipica di un teenager ribelle, ma la sua ribellione non è violenta. La sua ribellione è nella cultura, nei tanti libri letti, nella musica di Mozart e soprattutto nella recitazione. Sid si annoia e allora recita, adora recitare perché è il modo più facile per fingere.
Il ragazzo cita Rimbaud, legge “Il rosso e il nero” di Stendhal e mentre i suoi coetanei fanno graffiti e compongono trap lui si perde nelle note dei grandi compositori del ‘700 e ‘800. Deve convivere con un padre incline a rigidi principi musulmani e una scuola fatta di insegnanti tristi e privi di stimoli.
Ogni suo racconto incanta il pubblico, Sid potrebbe raccontare qualsiasi cosa, prende per mano l’ascoltatore e lo porta dove vuole senza incontrare la minima diffidenza. Ed è proprio così che riesce a diventare persino uno spietato assassino seguito sui social network. Ammazza esseri umani e ammazza il tempo.
La sua storia, però, ha tanti spazi vuoti da riempire. Tocca al pubblico provare a mettere insieme i puntini mentre Malanchino procede nel suo racconto scandito dalla colonna sonora suonata dal vivo da Ivan Bert e Max Magaldi. Si assiste a un film su un palcoscenico, non è difficile immaginarsi le vicende di Sid sul grande schermo. Il teatro, però, permette di lasciare tanti punti oscuri rendendo impossibile rispondere a una semplice domanda: chi abbiamo davanti? Un efferato serial killer o un magnifico attore?
Ivan Filannino
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