Recensione: “Basta problemi. Commedia”

basta problemi
Foto Marcella Foccardi

Col il suo nuovo testo “Basta problemi. Commedia” Renato Gabrielli entra in un modo olistico tra meditazioni e mantra attraverso un racconto che dall’esoterismo si sposta nella vita di una coppia che cerca di ritrovare se stessa.

A mettere in scena lo spettacolo è la Compagnia Tripee Teatro con sul palco Stella Piccioni, Daniele Gaggianesi (che cura anche la regia) e Paolo Bufalino. Protagonisti della storia sono un imprenditore cinico dalle classiche movenze del cumenda milanese e una “sacerdotessa” new age. Entrambi i personaggi sono fortemente e volutamente caratterizzati nel loro lato macchiettistico strappando fin da subito le prime risate al pubblico. Da una parte un uomo che non riesce a immaginare 70 minuti lontano dagli affari e dal suo cellulare, dall’altra una donna che invece sembrerebbe aver rinunciato a qualsiasi concetto materiale ma al tempo stesso soffre di improvvisi scatti isterici ben lontani dalla pace interiore che professa.

L’imprenditore, con ben poco ottimismo, inizia un percorso per ritrovare se stesso e a guidarlo sarà proprio la donna coi suoi mantra e le sue musiche prodotte dall’orchestra vegetale fatta di patate, zucchine e carote. Con questo testo Gabrielli ironizza sull’eccesso di due mondi apparentemente molto distanti tra loro. Tra un mondo olistico guidato da un guru decisamente particolare con corsi improbabili come diaframma del karma e pattinaggio esoterico e una continua, esasperata ricerca di successo perché una vita senza like non è una vita. Lo spettacolo è un climax di sorprese con danze tribali da discoteca olistica e discorsi fatti attraverso pupazzi transfer. Nulla però è come sembra e quando il pubblico pensa di aver capito la strada da seguire ecco che tutto viene stravolto per arrivare a un finale inaspettato.

Stella Piccioni e Daniele Gaggianesi battagliano sul palco tenendosi testa a vicenda con una recitazione intensa e con ritmi sempre alti. A calmare le acque ci pensa Paolo Bufalino che senza bisogno di troppe parole riesce ad attirare su di sé la curiosità dello spettatore.

“Basta problemi. Commedia” riesce a divertire grazie alla sua originalità e alla sua freschezza offrendo una via d’uscita al dogma contemporaneo dell’apparenza.

Ivan Filannino

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