Rami d’ORA 2024: rassegna di arti performative

rami
foto David Kretonic

La quarta edizione di Rami d’ORA, rassegna di arti performative promossa dal collettivo Laagam, torna dal 24 maggio al 30 giugno ad animare i boschi e i sentieri delle Orobie valtellinesi irradiandosi quest’anno dal quartier generale di ORA – Orobie Residenze Artistiche a Castellaccio, frazione abbandonata di Piateda,sino ai comuni di Sondrio, Tirano e Morbegno con performance, laboratori ed esperienze in natura.

Si amplia e si arricchisce dunque la rete di ORA, luogo residenziale con due grandi case e un palco immersi nel bosco nato nel 2021 dall’impegno di Erica Meucci, Flora Orciari e Riccardo Olivier e dal 2022 parte del Centro di Residenza per la Lombardia IntercettAzioni.

La IV edizione della rassegna vede rinnovato il sostegno del Comune di Piateda, cui si affianca quest’anno quello Comune di Tirano e del Comune di Sondrio che hanno sposato con entusiasmo il progetto di Rami d’ORA come proposta culturale e occasione di rilancio turistico del territorio.

Rinnovati anche il sostegno di Fondazione Cariplo e il contributo del Ministero della Cultura, cui si aggiunge la nuova collaborazione con Danza Urbana di Bologna.

Si intensifica anche la collaborazione con le realtà del territorio: oltre a quella con Esserci per Restare, progetto di rilancio culturale, sociale e aggregativo del quartiere La Piastra di Sondrio, si aggiunge il legame con Sui sentieri della cultura progetto di avvicinamento ai luoghi della cultura rivolto ai bambini in cui si inserisce la programmazione di Rami d’ORA.

Diretta da Erica Meucci con Francesca Siracusa e la consulenza artistica di Riccardo Olivier, anche questa quarta edizione di Rami d’ORA intreccia le performance dal vivo con l’esperienza intima del territorio. Le proposte infatti si diramano nel territorio attraverso boschi, sentieri, radure proponendo come d’abitudine anche esperienze in natura, come l’ormai consolidata notte nel bosco in attesa dell’estate il 20 giugno o le pratiche di arrampicata per tutti il 23 giugno alla Falesia Cràp de la Nona.

Fil rouge di questa edizione è l’ENTRARE NEL BOSCO, inteso non come luogo fisico ma come porta d’accesso per un contatto privilegiato con ciò che ci circonda, da sperimentare in sei fine settimana.

Il programma inaugura il 24-26 maggio con il debutto di You, elsewhere di Francesca Siracusa per il collettivo Laagam (24 e 26 maggio). Un progetto realizzato col sostegno di Mic e SIAE nell’ambito del programma “Per Chi Crea” in cui la danza è strumento di relazione tra le due figure in scena, in perenne disequilibrio tra attesa, incontro e conflitto con l’Altro.

Ospiti d’eccezione del primo fine settimana sono la compagnia del performer e coreografo greco Ioannis Mandafounis con la performance One One One (25, 26 maggio) che annulla le distanze fisiche ed emotive tra danzatori e pubblico per trasformarsi in una forte esperienza comune, e la compagnia mk di Michele Di Stefano, Leone d’Argento alla Biennale Danza 2014, con Atmosferologia. Veduta > Tirano (26 maggio), performance di cui il pubblico fruisce in cuffia, affacciato al meraviglioso balcone naturale del Complesso di Santa Perpetua di Tirano, Luogo del Cuore del Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano risalente al XII secolo, a cavallo fra la Svizzera e l’Italia. Un punto panoramico che abbraccia spazi vicini e lontani, collegati tra loro dalla traccia sonora e dalla dislocazione dei performer.

Dal 28 al 31 maggio si pensa ai più piccoli con IoForesto di Ekodanza proposto nelle scuole di Tirano e Sondrio, racconto poetico e appassionato di due danzatori-performer che si addentrano nel mondo vegetale per dichiarare la necessità di restare e diffondere, “forestare” appunto, un pensiero che parte dalla saggezza e dal comportamento della natura.

Il 31 maggio e 1 giugno il gradito ritorno di Filippo Porro e Silvia Dezulian alias Azioni Fuori Postocon la pluripremiata performance di danza urbana Perspectiva, co-prodotta dal Festival Oriente Occidente, in cui la danza arriverà nei cortili condominiali e sotto le case di Morbegno, Piateda e Sondrio, spostandosi lungo le strade, i marciapiedi e i giardini ed entrando nelle prospettive domestiche della gente che potrà osservare i  danzatori-esploratori attraverso finestre, porte e balconi.

Chiude il fine settimana il 2 giugno la performance tra danza e musica all’orto RisOrto di Sondrio della performer scozzese Suzi Cunningham e del musicista valtellinese Paolo Novellino, già apprezzati dal pubblico nelle passate edizioni, seguita da una serata di festa con danze dal mondo.

Il  7 giugno di nuovo attenzione al giovane pubblico delle scuole con la performance Aλs di Chiara Marolla presentata alla Casetta dell’accessibilità di montagna di Albosaggia. Nato dagli incontri in strada durante una prima sperimentazione in fase pandemica, e dalla domande di bambini incuriositi, Aλς è un personaggio ambiguo e multiforme, al valico tra essere umano, vegetale o animale, che abita lo spazio con maschera e oggetti da lavoro.

La performance sarà presentata a tutto il pubblico l’8 giugno lungo il Sentiero Valtellina, insieme alla danza magnetica e misteriosa di Suzi Cunningham con Rules to live by, e la performance Dodder di Francesca Bertolini, che riflette sulla relazione tra corpi danzanti e ambiente naturale.

Il 16 giugno Fabio Bonelli propone la performance partecipata Matitanti all’interno della Fiera dei Libri e della Lettura di Tirano. Un ensemble, cui il pubblico può prendere parte liberamente per il tempo che lo desidera, in cui l’atto del disegnare si trasforma in un gesto ritmico, visivo e sonoro, che dà forma e struttura alla musica.

Il quinto fine settimana si apre giovedì 20 giugno con la ‘regina’ delle esperienze in natura: la notte nel bosco senza tenda accompagnati dalla guida Andrea Mori per salutare il solstizio d’estate guardando le stelle. Domenica 23 giugno appuntamento a Cràp de la Nona per la Giornata alla Falesia in collaborazione con il Parco delle Orobie Valtellinesi: si inizia la mattina con le pratiche di arrampicata a circa 1.300 mt di altitudine in cui chiunque – dai 12 anni in su – potrà sperimentare l’emozione di un’arrampicata in montagna. Si prosegue nel pomeriggio nello stesso luogo con la performance in natura Amadriadi di Michele Ifigenia Colturi / Tyche in cui la figura mitologica delle Amadriadi diviene espediente per regalare un momento di sospensione allo spettatore, e Single pitch di Piergiorgio Milano performance site specific pronta a sfidare la verticalità della parete rocciosa attraverso l’eleganza, la naturalezza e l’imprevedibilità dell’arrampicata sportiva.

Nelle stesse giornate avrà parallelamente luogo il percorso di formazione in collaborazione con Danza Urbana che coinvolgerà un gruppo di danzatori-performer nel laboratorio a cura di Giovanni Campo tratto dalla sua scuola sul movimento minimo Rami, e a momenti di incontro e scambio tra artist*.

La rassegna si chiude il 30 giugno a Piateda alta con Mavara di Chiara Marchese, assolo per due corpi in equilibrio sul filo molle che esplora le origini del circo e della marionetta, e Væver della performer Camilla Monga e del polistrumentista Emanuele Maniscalco in collaborazione con AmbriaJazz Festival.

Anche quest’anno Rami d’ORA ci invita a godere dell’arte e della performance dal vivo non come semplici spettatori, ma come partecipanti attivi e desiderosi di condividere un tempo, uno spazio e il contatto con la natura.

INFORMAZIONI

Date: dal 24 maggio al 30 giugno 2024

Ingresso: singolo spettacolo 6 euro | ridotto 3 euro per residenti a Piateda, under25, over65, persone con disabilità; giornata intera 10 euro | ridotto 6 euro per residenti a Piateda, under25, over65, persone con disabilità; formazione 60 euro (comprensivo di tessera associativa e di tutte le attività in programma dal 20 al 23 giugno); Matitanti, arrampicata: gratis

Prenotazione obbligatoria per Veduta > Tirano (massimo 20 partecipanti a replica), Perspectiva, attività dell’8 giugno, attività del 23 giugno

Info e prenotazioni: tel./whatsapp 333 5647765; info.ramidora@gmail.com, www.orobieora.it

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