Tanto era l’interesse intorno a “Per soli uomini”, nuova produzione del Teatro Libero, scritta da Massimo Sgorbani, in scena fino all’1 giugno.
Uno spettacolo rivolto ad un pubblico adulto il cui titolo non poteva essere più azzeccato. Non perché non sia adatto alle donne, ma perché una donna lo vede con occhi completamente diversi rispetto a quelli di un maschio, per questo sarebbe interessante leggere una recensione scritta da un’esponente del gentil sesso.
Un uomo si trova davanti a scene già vissute se non da protagonista quanto meno da spettatore. Luca e Guido, interpretati da Giovanni Battaglia e Alessandro Castellucci, hanno il sesso come argomento principale delle loro conversazioni, si raccontano le loro esperienze trasudando machismo senza mai nascondere l’idea della donna come mero oggetto di piacere. I due entrano nei minimi dettagli con una morbosa curiosità per sapere quello che ha fatto l’altro. Ma quello che deve essere un’esaltazione del maschio finisce per rivelare anche le debolezze e chi si vantava delle proprie avventure extra coniugali finisce in lacrime quando è la moglie a lasciarlo. Tanto spavaldi in coppia quanto piccoli e pieni di problemi nella loro intimità.
Lo spettatore si lascia coinvolgere nei dialoghi dei due, così reali che danno l’impressione di assistere a qualcosa di già vissuto e sentito, Battaglia e Castellucci palleggiano con tempi comici e scambiandosi i ruoli, uno guida la discussione, l’altro fa da spalla. Ma quelli che nascono come incontri tra due spacconi portano i protagonisti a un finale drammatico e inaspettato.
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