La scena, spoglia ed essenziale, è abitata dal suono continuo di una chitarra classica torturata ad arte e dall’emergere di immaginari che si avvicendano sulla scena: gli anni sessanta, il pop, il surrealismo, il sogno e l’incubo, il regime ambiguo della sanità mentale, la seduzione, con la sua parte vivace e con quella mortifera.
I due attori seguono traiettorie fisiche e gestuali dando voce, corpo, azione alle immagini evocative, analitiche e allusive, proprie del testo letterario non lineare The Atrocity Exhibition di J. G.Ballard. L’interpretazione della realtà artistica e sociale di Ballard ha certo più punti di eccellenza, ma forse nessuno è più acuto e tagliente di quello che realizzò nel vivere e nel commentare gli anni sessanta, e di cui The Atrocity Exhibition è il documento più lucido e spaventevole. Il rovesciamento fra mondi interni ed esterni, l’esteriorizzazione del sistema nervoso, che all’epoca potevano ancora sembrare invenzioni eccentriche e fantastiche di un autore eccessivamente visionario, sono diventate in poco più di 30 anni, col computer e Internet, esperienza quotidiana.
Lo spettacolo è una riflessione portata all’estremo sui rapporti di potere e sui sistemi di reciprocità tra individui, verificando questi nelle arene del sesso e della pornografia, nell’immaginario intimo e collettivo, nella malattia e della cura, nella guerra e nell’impossibilità della quiete umana.
NOTE PER UN COLLASSO MENTALE
tratto da James G. Ballard
regia di Giuseppe Isgrò
con Andrea Barettoni, Francesca Frigoli, Alessandra Novaga, Giovanni Isgrò, Nicola Stravalaci
DOVE? Teatro Out Off
QUANDO? dal 3 all’8 giugno ore 20.45
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