La bottega del caffè, la recensione

Quelli di Grock

In scena al Teatro Leonardo, fino all’1 di gennaio, Quelli di Grock, con La Bottega del Caffè, si misurano con il Goldoni ironicamente amareggiato dal mal costume che seduceva i suoi contemporanei.
Nella rilettura riconosciamo la commedia senza ferocia – ma, perchè no, necessaria, per ridare slancio a un tema attuale, quale quello della dipendenza dal gioco.

Quelli di Grock
Quelli di Grock

Recitazione praticamente priva di macchie, professionale la compagnia nel comunicare schietto, sia nelle scelte sceniche, che in quelle di registro.
Alla strada del Goldoni troviamo sovrapposto l’angolo di una cittadina caricaturale contemporanea. Innesti corali marcano la scena, e sequenze cantate appuntano la messa a fuoco dei personaggi. Le maschere si conformano ai caratteri originali, inseriti in un contesto che viene a rinnovarsi sopra le righe, segno di riguardoso ma originale lavoro sul testo.
Un connubio che rinuncia forse al realismo più immediato, ma che propone il piacere del classico con singolare regia, e naturale brio.

Arianna Lomolino

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