“Frichigno!”: intervista a Pierluigi Bevilacqua

Pierluigi Bevilacqua
foto Samuele Romano

Mercoledì 22 e giovedì 23 maggio al Teatro PimOff arriva Frichigno! monologo di Piccola Compagnia Impertinente, spettacolo che per la prima volta porta su un palcoscenico le vicende della mafia foggiana nota come “La società”.

Vincitore Premio Palco Off Catania e della IV edizione del Milano Off Fringe Festival, è scritto da Enrico Cibelli, con musiche di Valerio De Santis, e ha come protagonista Pierluigi Bevilacqua, interprete e regista della compagnia.

Propio con Pierluigi Bevilacqua abbiamo parlato per scoprire meglio lo spettacolo e conoscere la Piccola Compagnia Impertinente.

Come nasce questo spettacolo?
Nasce dalla voglia di raccontare la nostra città attraverso il punto di vista della nostra generazione, quella nata negli anni ’70. Il testo di Enrico Cibelli si è concentrato su due personaggi rivoluzionari, Zeman e Kurt Cobain, simili nella forza comunicativa ma diversi nella modalità. Dentro questo desiderio di raccontare una città così difficile e così piena di contrasti non poteva essere esclusa la Società, come è chiamata la mafia foggiana, perché è stato un cancro che dalla fine degli anni ’70 ha cambiato, in negativo, la storia e la quotidianità di una tranquilla città di provincia.

Cosa significa il titolo?
un modo per urlare un torto, una piccola ingiustizia. Si urlava Frichigno! nelle partite di calcio improvvisate per strada, quando le felpe fungevano da pali.
Il portiere prendeva a volte la palla fuori dalla propria area di rigore (spesso immaginaria) e pur sapendo di aver fatto commesso un fallo di gioco, faceva finta di niente. Da lì qualcuno urlava: FRICHIGNO!

Cosa hanno in comune il Foggia di Zeman e Curt Kobain?
Un grande coraggio.
La dedizione al lavoro, la valorizzazione dei giovani, la capacità di esprimere un bel calcio, il primo. L’altro una sorta di Masaniello della musica rock, un ragazzo introverso capace di urlare la rabbia di una generazione intera senza subire la paura di essere così importante e famoso per tanti ragazzi.

Perché il Foggia di Zeman è riuscito ad attirare su di sè così tante simpatie?
Perché è stato capace di dare la possibilità di riscatto ad una città intera attraverso la bellezza. Con lui è stato facile essere ammirati non solo per il calcio, ma anche per la nostra cultura e la nostra storia.
Foggia, negli anni ’90 è stato un crocevia di innovazioni, si respirava un’aria di grande speranza e il calcio era una cartolina che ci presentava come degli outsider in ogni parte d’Italia.

Questo spettacolo ha debuttato nel 2016, dopo 8 anni come è cambiata la situazione della criminalità a Foggia?
Di sicuro esiste ancora e purtroppo non sarà facile da debellare. L’elemento positivo sta nel fatto che la città, a piccoli passi, sta reagendo. Questo è merito del fermento culturale che prova in tutti i modi a coinvolgere i cittadini in un processo di consapevolezza delle proprie possibilità e delle proprie opportunità. Questo riscatto passa anche della capacità di parlarne. Si iniziano a fare nomi e cognomi. Questo è un segnale importante.
Se ne parla, finalmente. Uscire allo scoperto, provarci, avere coraggio. Questo è l’atteggiamento utile per poter iniziare a cambiare

Per sensibilizzare su temi importanti, come in questo caso quello della della mafia foggiana, quanto è importante toccare argomenti nazionalpopolari come possono essere il calcio o la musica?
È importante nella misura in cui, come in Frichigno, si riconosce attraverso quelle storie la possibilità di rinascita, o quanto meno di reazione. L’arte da sempre ha incoraggiato, attraverso ciò che ha raccontato, chiunque avesse percepito in una storia, in un’opera d’arte o in una canzone, la minima possibilità di scegliere un percorso diverso, per sé e per la propria comunità.

Quali sono i prossimi progetti della Piccola Compagnia Impertinente?
Quelli più imminenti sono legati alla stagione del nostro teatro, con gli ultimi appuntamenti. Avremo un’estate ricca di spettacoli in una tournée di almeno venti date, poi una importante residenza a Palermo, nel mese di luglio, in cui inizieremo a costruire una nuova produzione, con la presenza di Paolo Briguglia, in veste di regista.

Be the first to comment

Leave a Reply

Your email address will not be published.


*