Campo Teatrale: “Stabat pater”

stabat pater
Foto Fabrizio Re Garbagnati

È una notte come tante, la notte di un padre che ha un figlio che non parla, non cammina, non gioca come tutti gli altri ragazzi. Questa notte ci penserà lui ad accudirlo.
Tra confessioni fatte di rabbia e di amore, di smarrimento e di forza, un padre racconta la sua vita accanto al figlio disabile, a casa, per strada, in ufficio, nel mondo di tutti i giorni.
Prendendo in prestito il titolo allo Stabat Mater di Jacopone da Todi, lo spettacolo mette a nudo il dolore di un padre che vive la difficile quotidianità insieme al figlio, fatta di cure e di attenzioni ma anche di ricerca di una dimensione in cui possano incontrarsi.
Un padre, interpretato dall’attore Manuel Ferreira, e un figlio, il danzatore Gioele Cosentino, corpo narrante senza voce, agiscono, indifesi entrambi, legati da un rapporto indissolubile.

Stabat Pater è un progetto nato dal desiderio degli autori, Elena Lolli e Manuel Ferreira, di raccontare storie di padri che cercano una risposta a un dolore che ha segnato la loro vita e il loro ruolo di genitore. Padri che si sono sentiti derubati due volte, quando sono stati privati del figlio che sognavano e quando si sono sentiti derubati del loro ruolo, quello di trasmettere al figlio tutto quello che sanno per accompagnarlo nel mondo.
Lo spettacolo nasce infatti dalle interviste e dall’incontro con i “padri combattenti” che quotidianamente si misurano con la fragilità dei loro figli e che sono impegnati nel cercare di diffondere un nuovo sguardo sulla disabilità attraverso progetti concreti. Testimonianze raccolte dagli autori in oltre un anno di confronto e collaborazione con associazioni del territorio che si occupano di disabilità, prendono vita in scena attraverso due personaggi legati da un rapporto fatto di tensioni e di sentimenti profondi evocati da una drammaturgia ibrida, in cui la danza creata Lara Guidetti e la musica originale di Mauro Buttafava accompagnano la narrazione costruita da Manuel Ferreira ed Elena Lolli e diretta da Claudio Orlandini.

La COMPAGNIA TEATRALE ALMA ROSÉ è attiva dal 1997, anno in cui vince il Premio Scenario Eti, che ha fatto della città il palcoscenico del proprio teatro uno strumento di diffusione della cultura comunitaria urbana. Oltre che nelle sale teatrali, Alma Rosé si esibisce in luoghi della cultura, del lavoro, del sociale, compiendo ogni anno una tournée metropolitana dei propri spettacoli, chiamata il Giro della Città, grazie al quale nel 2008 la Compagnia riceve il Premio Hystrio – Provincia di Milano per l’attività svolta sul territorio. Il teatro è pensato non solo in riferimento ad una produzione artistica, ma come arte e dinamica di tutte le relazioni, per la costituzione di una comunità civile. Parallelamente alla produzione di spettacoli, la Compagnia organizza anche laboratori teatrali per adulti e per bambini e crea progetti in collaborazione con strutture che lavorano in ambito sociale, ricevendo nel 2016 l’Attestato di Civica Benemerenza del Comune di Milano – Ambrogino D’Oro.

Sanpapié nasce a Milano nel 2008 da un gruppo di studenti della scuola Paolo Grassi e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore con l’obiettivo di esplorare contaminazioni, derive, possibilità e limiti del linguaggio fisico. Diretto da Lara Guidetti, Sanpapié è un nucleo artistico in costante apertura composto da danzatori, coreografi, attori, compositori, registi e artisti visivi che si nutre di collaborazioni progettuali, artistiche e umane da cui scaturisce uno stile che volutamente allontana qualsiasi definizione. Le tecniche della danza classica e contemporanea si incrociano con pratiche fisiche come l’acrobatica, il ballo popolare e il teatro fisico e di parola, arrivando così a raggiungere e costruire pubblici diversi, aprire nuove direzioni per la ricerca, connettersi con stimoli nuovi e immaginare scenari possibili. Più di 50 opere hanno portato la compagnia a muoversi tra Italia, Europa, Cina e Arabia Saudita, intercettando realtà appartenenti non solo al settore spettacolo ma anche sociale e pedagogico. Per Sanpapié il corpo è contemporaneamente campo d’indagine e strumento, perciò la sperimentazione di nuove pratiche artistiche non si limita agli spettacoli ma cerca sempre nuove forme di condivisione, divulgazione e provocazione.

STABAT PATER
viaggio tra padri combattenti
di Elena Lolli e Manuel Ferreira
con Manuel Ferreira e Gioele Cosentino
regia Claudio Orlandini

DOVE? Campo Teatrale

QUANDO? dal 19 al 24 aprile (martedì e venerdì ore 20:30, mercoledì, giovedì e sabato ore 21, domenica ore 18:30)

PREZZI: intero: 20 euro, ridotto on-line, € 15 anzichè € 20, 19 aprile biglietto unico € 10

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