A Bergamo dal 28 aprile all’8 maggio si svolgerà la nona edizione del Festival ORLANDO. Una riflessione sul corpo, sulle identità e sulle relazioni in undici giorni di cinema, danza, arte, teatro e incontri.
L’edizione 2022 del Festival ORLANDO, promosso da Associazione Culturale Immaginare Orlando APS e Laboratorio 80 con il sostegno del Comune di Bergamo e con il patrocinio di Provincia di Bergamo, Tavolo Permanente contro l’Omolesbobitransfobia e Università degli Studi di Bergamo, riflette sul significato del cambiamento, sul privilegio e sulla responsabilità che ogni persona ha nel contribuire a una rivoluzione culturale.
In questa edizione di ORLANDO percepiamo chiaramente di vivere un tempo di cambiamento personale, collettivo e sociale, un tempo in cui molte convinzioni del passato sono crollate. Sentiamo tutta la fatica della trasformazione ma al contempo respiriamo la possibilità di rompere dinamiche di potere inique per costruire nuovi equilibri per maggiore libertà condivisa, superando le discriminazioni in una prospettiva intersezionale.
L’atto politico di ritrovarsi al Festival, immersi in esperienze culturali di qualità, diventa anche una pratica per cercare insieme una via che destrutturi le norme: non per distruggerle, ma per mostrare che ci può essere anche altro. Una visione prismatica e policentrica in cui ogni persona possa davvero trovare il proprio spazio.
Vogliamo partire dal desiderio e dalle emozioni come bussola per trovare una nuova mappa di relazioni. Vogliamo cercare nuove alleanze, strutture e contenuti, tracciare un percorso che continuerà nel 2023, anno del 10° anniversario del Festival e di Bergamo-Brescia Capitale Italiana della Cultura. Siamo nel mezzo di una metamorfosi e non vediamo l’ora di cercare insieme a voi una nuova via. Mauro Danesi, direttore artistico ORLANDO 2022
La programmazione del Festival per il 2022 è un invito a ripensare i modelli di offerta culturale e a individuare nuovi percorsi di partecipazione. Una riflessione che coinvolge tutto il mondo culturale, necessaria in questo momento storico, per affrontare l’assenza di alcune fasce di popolazione dalla vita culturale della città e la crisi dei consumi culturali seguita alla pandemia. Con una proposta artistica in continua crescita per qualità e pubblico vengono affrontati i temi che sono il cuore del Festival: il valore delle differenze e dell’inclusione, i diritti che non sono mai per sempre conquistati, la lotta alle discriminazioni, la cultura che crea legami, benessere individuale e coesione sociale. Temi al centro anche della Capitale della Cultura 2023. Nadia Ghisalberti, Assessora alla Cultura del Comune di Bergamo
Il benessere di tutti noi passa dalla relazione fra soggetto e il mondo, relazione filtrata attraverso la Cultura, non solo fatta di libri letti o spettacoli visti, ma quella fatta di idee, valori condivisi, esperienze. Cultura non fossilizzata, ma luogo in cui trovare l’alterità e provare a mutare nella relazione con l’altro.
In un tempo dominato dall’incertezza e dalla paura, ORLANO sceglie la relazione come filo conduttore, la relazione fra i corpi desiderata, immaginata, riscoperta, accettata.
Accettata anche nel suo continuo cambiamento, non sempre voluto, scelto, programmato. Ma con la capacità di definire come essere nel mutare della relazione, non giudicando e rigettando chi non è come noi, ma rispettosi e responsabili verso gli altri a loro volta soggetti di cambiamento. Marzia Marchesi – Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Bergamo
Giunto alla nona edizione, il Festival ORLANDO si conferma un appuntamento importante nel panorama dell’offerta culturale del nostro territorio. Un festival che ha saputo crescere e innovarsi, tessere relazioni e collaborazioni con diverse realtà territoriali in una visione di crescita e sviluppo della società rispettosa dei diritti e inclusiva. E diventa ancora più significativo in questo momento storico in cui stiamo assistendo ad una delle più atroci violazioni dei diritti umani a causa della guerra in Ucraina, e di tutte le guerre oggi in corso, alle sofferenze e agli abusi subiti da rifugiati e migranti, alle persecuzioni cui sono sottoposte ancora oggi le persone LGBT in molti paesi del mondo, alle violenze e discriminazioni alle quali assistiamo nella nostra società nei confronti delle donne e delle persone LGBT.
Penso che in questo contesto storico e alla luce del drammatico periodo che stiamo vivendo, sia ancora più centrale e prioritario il ruolo della cultura come responsabilità collettiva e di condivisione, capace di leggere la realtà nella sua complessità e dare nuovo impulso alla crescita della società. Il Festival ORLANDO costituisce una realtà consolidata che anche quest’anno la Provincia sostiene, convinta dell’importanza di questo Festival per una visione della società come luogo inclusivo delle differenze che garantisca a tutti pari diritti ed opportunità. Romina Russo, Consigliera Provincia di Bergamo con delega alla cultura, pari opportunità e servizi sociali
Il Festival bergamasco ORLANDO propone un palinsesto che si sviluppa nell’arco di undici giorni, coinvolgendo molti luoghi e partner della vita culturale e sociale della città, presentando numerosissime proposte, destinate a pubblici differenti: performance, film, laboratori e incontri.
ORLANDO inizia giovedì 28 aprile con un doppio appuntamento che indica programmaticamente la rotta che segue il festival in questa nuova edizione: alle ore 18, presso lo spazio Giacomo inaugura la mostra Cities by Night | Bergamo di Valentina Medda, alle ore 20.30 sarà proiettato in prima visione il film Genderation, con la preziosa presenza della regista Monika Treut.
Due lavori, molto diversi per poetica, ma accomunati da un’unica esigenza di riflessione sulla natura del pregiudizio, sull’emarginazione e in buona sostanza sull’importanza della comunità e delle relazioni umane.
ARTI VISIVE
Cities by Night | Bergamo è un progetto internazionale di Valentina Medda, realizzato all’interno del progetto europeo Cities By Night Across Borders di cui ORLANDO è capofila e finanziato da Perform Europe. Un gruppo eterogeneo di donne ha esplorato le strade di Bergamo di notte, il risultato è una serie di mappe che mostrano come non solo il genere ma anche le credenze condivise, i pregiudizi e la cultura di appartenenza plasmino lo spazio urbano e il nostro accesso a esso. Il progetto, che vedrà anche un incontro in dialogo con l’artista e il pubblico, una visita guidata il LIS in collaborazione con The Blank LISten Project e la fruizione tattile per non-vedenti o ipovedenti, è in collaborazione con The Blank Contemporary Art, con l’Accademia di belle arti G. Carrara e con Giacomo.
PERFORMANCE
Il 29 aprile Abracadabra [#studio5] di Irene Serini indaga il pensiero rivoluzionario di una figura storica del movimento LGBTQI+ italiano: Mario Mieli, pioniere nell’esplorare il difficile rapporto con la femminilità, con l’identità di genere e con il desiderio represso.
Il desiderio, la sua incredibile potenza e l’impetuosità dell’azione volta ad appagarlo è al centro di Goodnight, peeping Tom, di Chiara Bersani, premio Ubu nel 2018. La performance, destinata a piccoli gruppi di spettatori, si ripete per quattro turni ogni giorno e ci interroga sui significati di una nuova prossimità e intimità.
Quanto ci influenzano gli stereotipi? Il corpo e la visione del corpo sono al centro di Ladies Body Show, performance dall’ironia dissacrante, della compagnia Qui e Ora per la regia di Silvia Gribaudi. L’ironia dei corpi che ballano è anche al centro dell’ultimo lavoro della coreografa e danzatrice Silvia Gribaudi, Monjour: un dispositivo performativo che va destrutturare le norme teatrali e la forma, rivelando la dinamica di potere, ma anche di rivoluzionaria relazione tra performer, spettatrici e spettatori. In scena sabato 8 maggio al Teatro Sociale, un’iniziativa di ORLANDO e FDE Festival Danza Estate.
A concludere la sezione performativa tre aperture pubbliche del lavoro continuativo che ORLANDO sviluppa in relazione alle comunità e al territorio: Collezione Dance Well, a cura di Dance Well Bergamo, intervento performativo che si terrà in Accademia Carrara, Creature performance del progetto Over60 a cura di Silvia Briozzo; Nelle casette vicino al mare, installazione e performance di e con i/le ragazzi/e di Sguardi di un certo genere.
FILM
A inaugurare tutto il festival, oltre che ad aprile la sezione cinematografica di ORLANDO Genderation, giovedì 28 aprile, un documentario di acuta intelligenza che intreccia in modo mai banale riflessioni sui concetti di famiglia, militanza, accettazione e comunità nella terza età, all’interno della comunità queer contemporanea. La proiezione è seguita da un talk con la regista Monika Treut.
Sex work is work! Il primo maggio non è solo una giornata di festa, ma anche di rivendicazione di diritti sul lavoro. Il programmazione vuole valorizzare questa ricorrenza proponendo due film capaci di restituire visibilità al lavoro sessuale: Glück di Henrika Kull, storia d’amore tra due sex worker sullo sfondo della Berlino contemporanea e, in anteprima nazionale, Au Cœur du Bois di Claus Drexel, documentario sull’umanità varia e poliedrica che anima il Bois de Boulogne di Parigi. Dopo la visione viene proposto un dialogo con la sociologa Giulia Selmi, parte della Rete GRIPS, Gruppo di ricerca italiano su prostituzione e lavoro sessuale.
Il 2 maggio, a quarant’anni dalla sua controversa presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia, riscopriamo l’opera-testamento di Rainer Werner Fassbinder, Querelle, proiettato in pellicola in collaborazione con Lab 80 e Bergamo Film Meeting.
Große Freiheit, finalista LUX Audience Award, è un solido dramma carcerario ambientato nella Germania postbellica. Franz Rogowski eccelle nei panni di un uomo incarcerato per la sua omosessualità. In rassegna il 4 maggio.
Famiglia, crescita personale e vita quotidiana sono i temi centrali di quattro film molto diversi tra loro: Finlandia, cangiante incursione nella vita della comunità Muxe messicana, A Distant Place, dalla Corea del Sud, la sofferta ricerca di equilibrio tra i doveri di padre e l’amore per il compagno, Potato dreams of America, un avventuroso racconto di formazione, e per finire Calamity, in collaborazione con Lab 80 e Bergamo Film Meeting, delizioso film d’animazione sulla vita di Calamity Jane.
A completare la programmazione cinematografica Orlando Shorts, la rassegna di corti selezionati da giovani rappresentanti delle realtà e associazioni del territorio, quest’anno nella sua terza edizione in una doppia modalità: in sala durante i giorni del Festival e online gratuitamente su Vimeo dal 13 al 18 maggio, in occasione della Giornata internazionale contro l’omolesbobitrasfobia.
La scelta dei titoli vuole rispecchiare la diversità del mondo queer sotto diverse sfaccettature: identità di genere, orientamento affettivo e sessuale in rapporto alle relazioni umane e alla vita quotidiana.
INCONTRI
Parallelamente agli spettacoli ci saranno alcuni preziosi momenti di incontro collegati ai temi e ai protagonisti degli spettacoli: un incontro con Irene Serini e gli/le attori/attrici di Abracadabra a Bikefellas (30 aprile) e la presentazione del libro Lost in Traslation – le disabilità in scena di Dalila D’Amico in dialogo con Chiara Bersani, che si terrà in Accademia Carrara in collaborazione con Confcooperative Bergamo (7 maggio).
Per concludere e come augurio per il futuro, la giornata di domenica 8 maggio viene dedicata a una riflessione condivisa sul rapporto, complesso ma sempre più necessario da rinnovare, tra Cultura e Comunità. Una giornata organizzata in modo collettivo e, grazie alla presenza dell’artista Elisabetta Consonni, vuole essere un augurio a trovare nuovi sistemi per “allenare la curiosità” e lavorare insieme nei mesi a venire.
KIDS
Non mancano eventi destinati al pubblico dei più piccoli. Il film d’animazione Calamity (7 maggio) è il racconto, ambientato nel selvaggio West, dell’infanzia di Calamity Jane passata alla storia per essere stata la prima donna pistolera.
Domenica 8 maggio si terranno due laboratori destinati ai bambini e alle bambine.
Durante il laboratorio Come tu ti vuoi (6-8 anni), ogni bambino/a e giocherà a trasformarsi nel/la protagonista della propria storia creando con le proprie mani un “oggetto magico” da portare sempre con sé. L’obiettivo è riconoscere e decostruire stereotipi, favorendo l’educazione alla parità di genere. In Oh carta, racconta di me! (3-5 anni con i genitori) dopo la lettura di una storia si passerà alla creazione di oggetti simbolici con la carta, oggetti che saranno il tramite per esprimere le proprie emozioni.
EXTRAFESTIVAL
Sono due gli extrafestival dell’edizione 2022: il 23 aprile come anteprima ci si sposta a Brescia dove si intensifica la relazione con Cinema Nuovo Eden e Fondazione Brescia Musei attraverso un incontro dedicato al Cinema di Rainer Werner Fassbinder, mentre il 30 giugno al Teatro Sociale verrà presentato lo spettacolo Ara! Ara! di Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi, un’iniziativa di FDE Festival Danza Estate e ORLANDO.
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