Addio a Rino Silveri: più di 70 anni sui palchi

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È scomparso all’età di 94 anni Rino Silveri, nome d’arte di Mario Mazzarella, fratello di Piero, uno degli ultimi baluardi del teatro milanese.

Attore e autore prolifico, aveva all’attivo 107 commedie, rappresentate ancora oggi da numerose compagnie.

Ha gestito 3 teatri a Milano: San Calimero, Teatro Ariberto, Teatro della Quattordicesima ed ha fondato la scuola Teatrosempre, dalla quale sono usciti Maurizio Colombi, Lorenzo Curcurù, Gianluca Machelli, Barbara Colombo, Elena Petrini e molti altri.

Le esequie saranno alla chiesa di San Desiderio ad Assago, mercoledì 5 giugno alle ore 15.

BIOGRAFIA BREVE

In giovanissima età, figlio d’arte, con il fratello Piero, Rino Silveri ha fatto parte di una compagnia di giro che ogni sera rappresentava un testo diverso in diverse “piazze” della penisola.

Con qualche sporadica partecipazione in tv, come attore ed autore, si è dedicato principalmente al teatro, lavorando con attori come Sandro Bolchi, Valentina Cortese, Adriana Asti, Adriana Innocenti, Dario Fo, Franca Rame, Valeria Moriconi, Paola Borboni, Tino Scotti, Carletto Colombo, Lamberto Puggelli, Filippo Crivelli, Enzo Convalli, Alberto Negrin, Vito Molinari, Lyda Ripandelli, Carlo Bagno, Virginio Puecher, Gianni Cajafa, Fulvio Tolusso, Marisa Minelli, Elena Borgo, Gianfranco Bettetini, Piero Nuti, Rita Pavone, Ettore Conti, Franco Barbero, Egisto Marcucci, Mimmo Craig, Luciano Alberici, Dori Dorika, Franca Mazzola e molti altri.

Ha partecipato a diverse stagioni del Teatro Gerolamo e, sempre a Milano, come interprete e regista, ha calcato i palchi dei maggiori teatri meneghini.

Ha diretto il Teatro di Via San Calimero, l’Ariberto, il Teatro della Quattordicesima, e ha dato vita alla Accademia Teatrosempre.

Oltre alle commedie originali, ha firmato diversi adattamenti di autori italiani e stranieri ed ha diretto più di trecento allestimenti.

Le sue commedie sono state tradotte per l’estero.

Gli è ufficialmente riconosciuto il merito di avere considerevolmente ampliato il decentramento lombardo: grazie alla sua instancabile attività di impresario e promotore, Rino Silveri ha cioè “aperto” centinaia di “piazze” lombarde, avviando alla programmazione teatri di provincia di scarsa o nulla attività favorendo il loro inserimento nei circuiti commerciali della prosa lombarda.

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