Per il ciclo “Variazioni sul mito” il Teatro Franco Parenti ospita il debutto della nuova produzione di Farneto Teatro: in scena Medea, testo di Christa Wolf che dà un’interpretazione del tutto controcorrente del mito di Euripide.
Elisabetta Vergani interpreta le cinque voci che compongono il romanzo attraverso le quali altrettanti personaggi raccontano di una Medea forte e generosa, depositaria di un remoto sapere del corpo e della terra che una società intollerante emargina e annienta.
Medea, il capo degli argonauti Giasone, l’allieva di Medea Agameda, gli astronomi del Re Creonte Acamante e Leuco e infine Glauce, figlia del Re Creonte, attraverso i loro sguardi incrociati raccontano di una donna fiera e ardente estranea all’immagine tramandata dal mito di fattucchiera vendicativa e infanticida.
Ripercorrendo a ritroso i sentieri del mito fino alle fonti precedenti ad Euripide, Christa Wolf rintraccia la figura originale di Medea e osserva come questa sia stata piegata alla tendenza della nostra società, soprattutto nei momenti di crisi e transizione, a cercare un capro espiatorio, spesso femminile, da destituire di ogni autorevolezza fino a diventare il mito greco della donna travolta da una passione selvaggia e disumana.
La regia di Maurizio Schmidt mette in scena un adattamento teatrale, scritto dallo stesso Schmidt e da Elisabetta Vergani, che, ricostruendo i fatti del racconto in ordine temporale, rende il testo ancora più accessibile e restituisce al meglio quell’atmosfera da “thriller” che troviamo nel romanzo della Wolf.
L’attrice si muove nella pancia del relitto dell’Argo, la nave con la quale Giasone si reca in Colchide per conquistare il vello d’oro e con la quale porterà poi Medea a Corinto. Il ventre aperto della nave, con le sue costole di legno è, da un lato, il residuo evanescente di un passato mitico in cui riecheggiano le voci dei protagonisti e, dall’altro, un forte richiamo all’attualità.
Uno dei temi forti del romanzo di Christa Wolf è quello dei profughi: Medea e i Colchi non riusciranno mai ad integrarsi nel mondo civile e raziocinante di Corinto, saranno emarginati e addirittura perseguitati per non aver accettato passivamente la cultura, le contraddizioni e la violenza di chi tanto generosamente li ha ospitati. E’ forte il parallelismo con ciò che succede oggi nel mar Mediterraneo e in tutta Europa dove i movimenti migratori impattano sulle contraddizioni dell’occidente.
Incontri della rassegna:
Giovedì 28 gennaio, ore 18.30 e Venerdì 29 gennaio, ore 18.00
Medea Migrante
Lezione magistrale di Eva Cantarella
(Ingresso con biglietto TFP cortesia 3,50€)
Giovedì 4 febbraio 2016 ore 18.30
Focus su Christa Wolf
Conversazione con Anna Chiarloni e Marco Castellari
Interviene Elisabetta Vergani
(Ingresso con biglietto TFP cortesia 3,50€)
MEDEA
di Christa Wolf
con Elisabetta Vergani
regia di Maurizio Schmidt
DOVE? Teatro Franco Parenti
QUANDO? dal 28 gennaio al 7 febbraio
PREZZI: intero 25€, Over60/Under15 14€ (prev. 1,50€)
Leave a Reply