
Una scrittura originale che prende ispirazione dallo spirito dell’opera di Cervantes, scagliando una volta di più la simbologia di questo ‘mito’ contro la nostra contemporaneità.
Una rappresentazione in cui i mulini a vento vengono sostituiti da moderni mostri contro cui in qualche modo si deve sempre e comunque combattere. Un’analisi inedita dei nostri tempi che passa tra le quinte e il palcoscenico per arrivare in platea e che nel Teatro, luogo e arte, trova un mezzo di comunicazione sicuramente appropriato.
Con vesti sgangheratamente complottiste e una spiritualità naïf, accompagnato da un Sancho che è disorientato adepto, il nostro Don intraprende un corpo a corpo, disperante e “comico” contro un mondo sempre più virtuale, spinto a trovare l’origine del male nel sistema che lo detiene.
Dall’improbabile rifugio in cui si è rintanato, lotta per mantenere intatto il suo pensiero critico coltivando ancora un’idea: l’IDEA.
Unica finestra sull’esterno (o su altri interni) una teoria di schermi che s’affaccia su personaggi e mondi annodati, interferenze che spronano i nostri eroi all’Azione, a una qualche azione.
E se, nella giostra di pensieri che galoppano progressivamente verso l’inevitabile delirio, le menti malefiche dei giganti delle multinazionali sono il nemico contro cui scagliarsi, l’Amore è ancora il vento che soffia e muove, anche se Dulcinea, intrappolata in una webcam, può svanire dolorosamente per un banale blackout.
donchisci@tte
Liberamente ispirato a Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes
Di Nunzio Caponio
Adattamento e regia Davide Iodice
Con Alessandro Benvenuti, Stefano Fresi
DOVE? Teatro Menotti
QUANDO? dal 12 al 17 novembre
PREZZI: Intero – 30.00 € + 2.00 € prevendita. Ridotto over 65/under 14 – 15.00 € + 1.50 € prevendita
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