
Se c’è un autore a cui si addice una delle qualità più apprezzate da Italo Calvino, la leggerezza, questi è certamente Eric-Emmanuel Schmitt, lo scrittore franco-belga amante di Mozart e Diderot, scrutatore di anime e sottile narratore di storie in apparenza molto semplici ma che presentano sempre un’ipotesi di filosofia di vita, capaci di parlare al cuore come all’intelligenza.
“Lezioni di felicità”: così è stato opportunamente tradotto in italiano il film di Schmitt “Odette Toulemonde” da cui il regista stesso ha poi tratto (una volta tanto all’incontrario) il suo omonimo libro di racconti da cui sono tratte le due storie presentate e che sono unite dal mal di vivere, da una quotidianità che sembra in bilico sull’orlo della notte, da un avvenire che è tutto dietro le spalle.
Nella prima la protagonista è una donna insoddisfatta ed infelice a causa del suo inguaribile pessimismo, la sua amica di sempre è la depressione, il suo mondo è fatto di fatue speranze. Nella seconda un’anziana signora rischia la follia a causa di una misteriosa intrusa che si aggira nel suo appartamento: una sorta di thriller psicologico dove il crudele gioco sta nel riuscire a scoprire chi è quella vecchia intrusa. Due percorsi umani di due donne non comuni racchiusi in due bellissimi e toccanti racconti, due gioiellini pervasi da quell’eleganza e quell’umorismo che caratterizzano l’inconfondibile stile di Eric-Emmanuel Schmitt ma anche le doti interpretative di Lucia Poli, signora del teatro italiano che sa passare con disinvoltura dalla frequentazione dei classici sui grandi palcoscenici nazionali ad originali incursioni nei territori della drammaturgia contemporanea.
L’INTRUSA
di Eric-Emmanuel Schmitt
regia Angelo Savelli
con Lucia Poli
DOVE? Teatro Gerolamo
QUANDO? dal 27 al 29 ore 20 (domenica ore 16)
PREZZI: da 6 a 38€
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