
Dal 17 al 19 marzo allo Spazio Banterle gli spettatori saranno accolti dai versi di un piccolo capolavoro letterario, ricco di umanità, LA RAGAZZA CARLA, poema che il poeta e scrittore Elio Pagliarani dedicò a una giovane ragazza trapiantata di colpo nel mondo del lavoro, al suo pieno ingresso nella vita. Il luogo è Milano, il tempo il dopoguerra. Su tutto la voce di Carla Chiarelli che, con seduttiva delicatezza, declamerà il poema in una versione teatrale semplice e molto sentita, una produzione Teatro di Roma.
Raccolto, intimo, leggero, lo spettacolo punta sulla recitazione che si dipana dalla platea ai palchetti per condurre l’attenzione del pubblico sull’espressività dell’attrice, una performance corpo/memoria che esalta la sua veridicità e getta un ponte tra il poema e il pubblico. Così, Carla Chiarelli con la sua voce, che attraversa insieme al solo corpo tutta la vicenda, ci fa osservare la città, le ragazze Carla, i Pratek, gli Aldo che la popolano e quel modo di vivere Milano che resta immutato nel tempo, con i flussi scanditi da orari che svuotano e riempiono le vie, che fanno vivere e poi riportano nel silenzio grandi edifici creati solo per il lavoro.
Scritto tra il ’54 e il ’57 e poi pubblicato nel ’62, il poema racconta l’ingresso nel mondo del lavoro e la fatica del crescere di una ragazzina, Carla Dondi, nella Milano anni Cinquanta. Figlia minore della vedova Dondi, donna della più piccola borghesia che fa pantofole per sostenere il magro bilancio famigliare. La ragazza viene iscritta ad una scuola di formazione professionale per dattilografe. A scuola fa quello che deve fare, senza una vera passione o una convinta determinazione. In testa ha altri pensieri, altri sogni e un gran paura di buttarsi nella mischia. Finita la scuola Carla trova lavoro presso la Transocean Limited Import Export Company, piccola ditta in piazza del Duomo. La dirige il misterioso signor Praték, che non sembra avere grandi riguardi per i suoi dipendenti e che addirittura fa delle esplicite avances alla povera Carla, che fugge inorridita dalla mamma per dirle che non vuole più saperne di quel lavoro. Ma la madre le dice chiaramente che trovare un lavoro non è facile di questi tempi e non può permettersi di perderlo. La storia si chiude con Carla pronta ad affrontare una nuova giornata di lavoro, sospesa tra rifiuto della società e apertura verso la vita.
In questa storia semplice si avverte forte e scalpitante la voglia di riscatto che, tra sogni e alienazione, si staglia sullo sfondo di una Milano da dopoguerra, onesta, operaia, anonima e dignitosa. In primo piano, a rendere tutto concreto e visibile, la parola di Pagliarani che risuona con il ritmo e il respiro della sua bella lingua. Infatti, poemetto narrativo e romanzo in versi, La ragazza Carla è il racconto singolare e collettivo di un’Italia che ha da poco superato i traumi della Seconda guerra mondiale e ci lancia verso una crescita senza precedenti, piena di contraddizioni e compromessi. Ma è soprattutto la storia di Carla Dondi, che incarna e mette in scena le dicotomie più estreme di questa psicotica realtà: dalle scuole serali al lavoro di segretaria presso una grande ditta commerciale, Carla vive i riti di passaggio della ragazza che diventa donna e coltiva il desiderio di emancipazione, ostacolato dalle ambiguità dei diritti sociali, dalle insidie sessuali dei superiori, dalle coordinate culturali di un tempo che consegna al successo personale l’unica possibilità di realizzazione. Sullo sfondo l’illusione del miracolo italiano, coagulo di una serie di storie minime, di piccoli destini nelle periferie di Milano, che sono le periferie dell’io e delle sue alienazioni.
Ancora, su tutto, la voce e il corpo di Carla Chiarelli che dal 1997 porta per teatri e musei il lavoro ventennale che ha svolto su quest’opera. Un lungo, singolare e tenace percorso fatto nel tempo, che accompagna lo spettatore in un viaggio intenso attraverso i pensieri della protagonista e di quella realtà troppo impegnata a mandare avanti la vita per rendersi conto delle difficoltà di una giovane donna che entra nella vita. La ragazza Carla che cresce e supera gli ostacoli da sola, in una città in cui è facile smarrirsi tra il ritmo di lavoro incessante e l’inquieta e curiosa voglia di vita.
LA RAGAZZA CARLA
di Elio Pagliarani
diretto e interpretato da Carla Chiarelli
DOVE? Spazio Banterle
QUANDO? dal 17 al 19 marzo
PREZZI: intero 12€, ridotto 7€
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