Recensione: “Men in Italy”

men in italy

Dopo il debutto di Capodanno arriva il momento dell’opening night per “Men in Italy. The musical fashion show” in un teatro Ciak vestito a festa e praticamente sold out. Un po’ “Il Diavolo veste Prada” (diverse le somiglianze, almeno iniziali, coi tre protagonisti del film diretto da David Frankel) e un po’ “Magic Mike (visti i continui spogliarelli degli Angel Boys), lo spettacolo di Alfonso Lambo mette insieme un cast più che mai poliedrico che passa dalla voce e dalla presenza scenica di Iva Zanicchi (al debutto in un musical) allo charme di Jonathan Kashanian, dalla bellezza di Alex Belli alla dolcezza di Bianca Atzei.

La Zanicchi colpisce il pubblico per la sua spigliatezza nell’interpretare Norma, la proprietaria della casa di moda MiT. La tenacia del personaggio non è un problema per l’attrice che ovviamente conquista la platea con i suoi brani “Le montagne” e “Come ti vorrei”. Jonathan Kashanian è un po’ la sorpresa della serata. Non sarà un cantante, non sarà un attore ma il ruolo di Ted (che tanto ricorda il Nigel/Stanley Tucci del Diavolo veste Prada) gli si addice perfettamente e la sorpresa aumenta quando lo sentiamo interpretare “Strong enough” e “Bang bang”. Sorprende un po’ meno Alex Belli con la sua versione di “Oggi sono io”, ma il sex symbol di “Centovetrine” si riprende con “Knockin On Heavens Door”. Bianca Atzei, infine, ha ancora molto da crescere per quanto riguarda la recitazione, ma c’è la voce a riscattarla.

Circondata da colleghi provenienti da mondi così diversi, Beatrice Baldaccini emerge dimostrandosi un’artista sempre più completa e perfetta protagonista di un musical. L’ex Sandy di Grease riesce a convincere in tutto offrendo anche un ottimo duetto con Bianca Atzei. La parte rock dello spettacolo è affidata alle corde vocali dell’ottimo Luca Gaudiano che non poteva fallire dopo la splendida esperienza in Green Day’s American Idiot. Alla sua versione di “Personal Jesus” corrisponde anche una delle migliori coreografie di Bill Goodson in questo lavoro. Obbligatorio infine citare la vocalità delle due sarte Giovanna D’Angi (altro volto “sanremese”) e Michelle Perera che strappano applausi con pezzi come “Vogue” e “Man! I feel like a woman”.

In una scenografia semplice fatta di due scale e una passerella con le videoproiezioni a fare il grosso del lavoro, “Men in Italy” ha nella colonna sonora il suo punto di forza. Gli autori non hanno avuto paura nello stilare la setlist inserendo brani tutt’altro che semplici da eseguire dal vivo e la risposta degli artisti è stata positiva. Piuttosto debole invece la trama che non riesce a decollare e conquistare l’attenzione del pubblico che finisce così più interessato a scoprire quale sarà il prossimo brano di successo da ascoltare piuttosto che a seguire le vicende della casa di moda MiT e dei suoi intrecci amorosi.

Ivan Filannino

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