Recensione: “Il tango delle capinere”

C’è un patto tra lo spettatore ed Emma Dante, un accordo tacito di ogni persona che va a un suo spettacolo. L’accettazione di lasciarsi trascinare da un racconto non convenzionale attraverso le emozioni dei volti, dei corpi e delle note. La piena coscienza che spesso le parole lasceranno il posto ad altri linguaggi, certo comunque potenti. Ed è mantenendo fede a questo patto che la regista siciliana torna al Teatro Argentina a Roma con il suo Il tango delle capinere (dopo Pupo di zucchero lo scorso autunno) proseguendo così la sua riflessione sulla potenza dell’assenza delle persone amate e dei ricordi a loro legati.

Sul palco Sabino Civilleri  e Manuela Lo Sicco restituiscono carne e sangue ad un amore che giace protetto nei ricordi di chi nella coppia è rimasto in terra a conservarne memoria. I suoni evocano la materializzazione dei corpi, gli abiti dismessi riportano in scena risate, danze e gioie del passato. Pillole racchiuse in piccole scatole rendono reali sul palco  dolori e difficoltà di una vita vissuta insieme.

In un’ora di spettacolo davvero fisico, il pubblico riesce a ridere anche in assenza di battute, solo per la contrazione di un muscolo, solo per uno sguardo. Così come può piangere, per una luce accennata e un baule rimasto vuoto, una scarpa riposta in una scatola. Il tango delle capinere  è così il racconto poetico di un amore che non ha nulla di eccezionale se non l’eccezionalità di un amore vero, condiviso, nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore, fino alla fine, fino alla resa dei corpi alla loro legittima vecchiaia e stanchezza.

Nel foglio di sala si viene accolti dai versi di Alda Merini, dei quali si coglie la vera emozione del loro senso profondo solo rileggendoli dopo lo spettacolo.

So che un amore

può diventare bianco

come quando si vede un’alba

che si credeva perduta.

di Emma Dante

regia Emma Dante

con Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco

luci Cristian Zucaro

assistente alla regia Daniela Mangiacavallo

organizzazione Daniela Gusmano

produzione Atto Unico

in coproduzione con Teatro Biondo Palermo

Emilia-Romagna Teatro ERT – Teatro Nazionale

Teatro di Roma – Teatro Nazionale

Carnezzeria

Theatre des 13 vents, Centre dramatique national Montpellier

MA scène nationale – Pays de Montbéliard

in collaborazione con Sud costa Occidentale

coordinamento e collaborazione Aldo Miguel Grompone, Roma

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