La speranza è nuda! Intervista a Luca Toracca alias Quentin Crisp

crisp
foto Laila Pozzo

Torna a Milano, dopo lo strepitoso successo della passata stagione, lo spettacolo Quentin Crisp La speranza è nuda questa volta ospite del Teatro Filodrammatici con uno degli attori storici del nostro teatro, Luca Toracca, in scena dal 16 al 21 maggio 2023.

Nato Denis Charles Pratt nel 1908 (morto nel 1999) cambiò nome in Quentin Crisp intorno ai vent’anni, dopo essere andato via di casa. Icona gay nel mondo anglosassone, comincia con una difficile giovinezza in cui per vivere si deve prostituire e posare nudo nelle scuole d’arte. Deriso continuamente per il suo essere effeminato, Crisp viene ripetutamente molestato dalla polizia, insultato e picchiato. Proprio per difendersi, si costruisce nel corso degli anni una corazza fatta di intelligenza e di irresistibile distacco ironico. Come lui stesso ammette, non ha nessun talento se non quello di essere se stesso, ma la sua personalità e il suo acume sono più che sufficienti a renderlo ben presto noto anche al di fuori della cerchia ristretta dei locali gay. Alla repressione e alle aggressioni reagisce con le sue mises fiammeggianti, i suoi trucchi e le sue clamorose pettinature.

Ad incarnare Quentin Crisp poteva essere solo Luca Toracca grazie alla sua ironia, leggerezza e abilità trasformistiche. Per questo motivo abbiamo contattato Luca per incuriosire quei pochi spettatori che si sono persi il suo personalissimo Quentin Crisp La speranza è nuda!

Luca in pochissime parole, chi era Quentin Crisp?

Una persona vissuta a cavallo del ‘900, e va considerata proprio l’epoca, che ha sempre voluto apparire per quello che era e lottando per questo principio.

Per chi non avesse visto la scorsa stagione lo spettacolo Quentin Crisp La speranza è nuda, cosa vedremo dal 16 al 21 maggio presso il Teatro Filodrammatici?

Uno spettacolo denso di significato e di insegnamento per tutti coloro che vogliono diventare se stessi.

Quant’è importante la memoria storica per Luca Toracca?

Ricordare la vita di una persona che nonostante le avversità è rimasto coerente a se stesso sino alla fine.

Nello spettacolo è più importante (perdona la ripetizione) fare o essere?

Indubbiamente essere e soprattutto il diventarlo.

Qual è il sentimento che accomuna Toracca a Crisp, se posso?

La voglia di lottare per la propria individualità.

Sicuramente in platea, in una delle repliche, ci sarà un giovane Quentin Crisp, cosa vorresti che si portasse a casa a fine serata?

La voglia di lottare e abbattere tutte le chiusure mentali che si trovano nella società dove spesso l’oscurantismo è diventato protagonista.

Qual è il ruolo del Teatro nella lotta contro l’omofobia?

Continuare a rappresentare queste tematiche vedi Quentin Crisp, Il seme della violenza. The Laramie Project ecc…

Perché la gente ha tanta paura della diversità?

Per ignoranza, perché la diversità non viene riconosciuta e se lo viene deve essere emarginata.

Non dovrebbero fare più paura le tante vite spezzate di giovani che per paura del pregiudizio si sono uccisi?…

Sono d’accordo.

Però se ne parli entri nel patetico e le vittime purtroppo vengono presto dimenticate e con loro la ragione per cui si sono tolte la vita.

A chi consiglieresti la visione di Quentin Crisp (non mi dire a tutti perché non ci credo)!

No, no… proprio a tutti!

Il teatro è un’ottima palestra di cultura e di vita!

Egoisticamente parlando da 1 a 10 quanto ti piaci in scena nelle vesti di Quentin Crisp?

10… con lode!

Non ci resta che dare l’appuntamento. Ti va?…

Certo!

Vi aspetto tutti, ma proprio tutti, al Teatro Filodrammatici di Milano.

dal 16 al 21 maggio 2023
QUENTIN CRISP
La speranza è nuda

di Mark Farrelly
a cura di Ferdinando Bruni
con Luca Toracca

sinossi

Mark Farrelly costruisce un monologo in due parti che attinge a piene mani da un repertorio di aforismi e paradossi degni di Oscar Wilde. Nella prima parte racconta gli anni difficili di Londra, nella seconda parte riproduce uno degli irresistibili one–man-show in cui Crisp si esibiva a New York.

Buona visione, non ve ne pentirete!

TiTo

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