Recensione: “I Legnanesi – Liberi di sognare”

liberi di sognare
Foto di Federico Vagliati

I Legnanesi tornano al Teatro Repower più in forma che mai con il loro nuovissimo spettacolo “Liberi di Sognare”. Non potevano scegliere tema migliore per accompagnare il pubblico verso il nuovo anno, i sogni non sono mai troppi, si tratti di sognare l’amore, la felicità, la libertà o qualsiasi altro desiderio positivo.

Uno spettacolo scoppiettante fin dalle prime battute nel cortile che ospita la famiglia Colombo e gli altri simpatici personaggi. I Legnanesi sono sempre al passo coi tempi, così mentre Giovanni ascolta audiolibri che scottano, la Mabilia si cimenta nello sport del momento: il padel!

Ed è proprio il padel a far scoccare la scintilla tra la primogenita dei Colombo e il figlio del presidente della Juventus. Ma come può la figlia di operai fidanzarsi con l’erede di una delle famiglie più ricche d’Italia? Semplice basta mentire e dire di chiamarsi Mabilia Findus figlia del Capitano re dei surgelati. Non può quindi che iniziare una storia ricca di equivoci e spassosi colpi di scena. Giovanni, vecchio cuore nerazzurro, per amore della figlia (e non solo) diventa juventino, la Teresa, come da consuetudine, gestisce la situazione per mettere ogni tassello al suo posto mentre la Mabilia sogna la storia d’amore da film.

Foto Federico Vagliati

I testi scritti da Antonio Provasio e Mitia Del Brocco fanno subito colpo sul pubblico strappando risate a volontà. Il feeling sul palco tra Provasio ed Enrico Dalceri non è per nulla logorato dal tempo e ogni volta i dialoghi tra Teresa e Mabilia sono tutti da godere. Promosso a pieni voti anche Italo Giglioli che da questa stagione veste i panni di Giovanni. Per motivi anagrafici la sua esperienza è decisamente superiore a quella del suo giovane predecessore e sul palco si nota. La scelta di puntare su di lui sembra azzeccata già dopo il debutto mentre Maicol Trotta ormai è una certezza della compagnia.

I meriti di Dalceri poi non si fermano alla recitazione. Anche in “Liberi di sognare” scenografie, costumi e musiche contribuiscono a rendere lo show una vera festa. Mille colori che si alternano al bianconero juventini e tanta musica con brani come “Fiorin Fiorello”, “Papaveri e papere” e “Un amore così grande” accompagnati dagli immancabili Boys dei Legnanesi. Le due ore di spettacolo volano e probabilmente il pubblico sarebbe rimasto volentieri qualche minuto in più, magari per dare un altro saluto alle “ragazze” del cortile che purtroppo non si sono più viste dopo la prima scena.

Alla fine non si può non voler bene alla famiglia Colombo, la genuinità dei Legnanesi scalda il cuore e dimostra come sia possibile rendere il pubblico felice e allegro con una comicità ricca di ironia ma mai sopra le righe.

Ivan Filannino

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