
Torna, nella splendida cornice della Fabbrica del Vapore a Milano, la rassegna di danza contemporanea QUASI SOLO il 14, 20, 21 e 28 giugno 2025, giunta alla VI edizione.
Nata su iniziativa di Circuito CLAPS, QUASI SOLO, porta nel cuore di Milano l’eccellenza della danza contemporanea italiana e internazionale, con sei spettacoli presentati da nomi di prestigio affiancati a nuove formazioni già riconosciute e pluripremiate nel panorama italiano, grazie alla collaborazione con il Network Anticorpi XL.
Network Anticorpi XL è la rete italiana dedicata alla giovane danza d’autore. Nata nel 2007, coinvolge oggi 38 strutture di 16 regioni e rappresenta una delle più significative buone pratiche della scena italiana, un esempio concreto e significativo di promozione della nuova generazione di coreografe e coreografi italiani.
Un network di operatori e operatrici che condividono l’ideazione e l’attuazione di azioni attraverso la messa in rete delle risorse di ciascun partner e che si avvale del coordinamento organizzativo e finanziario dell’Associazione Cantieri Danza, dal 2015 riconosciuta dal Ministero della Cultura come capofila del Network Anticorpi XL per “Azioni trasversali di promozione – progetti di ricambio generazionale”.
All’interno della programmazione di QUASI SOLO, quattro creazioni sono frutto del sostegno di questa rete e Circuito CLAPS le porta a Milano.
Quattro le serate di spettacolo in tre diversi weekend, con sei compagnie in scena, inoltre tre attività collaterali.
Si parte sabato 14 giugno con un gradito ritorno, Nicola Galli con lo spettacolo Ultra alle ore 21:00. Uno spettacolo di danza contemporanea che propone una prospettiva ultra-umana, mettendo in luce un’organizzazione nascosta della realtà, quella del sottosuolo, del mondo invisibile che scorre silenziosamente sotto i nostri piedi. Due corpi sono chiamati a essere custodi di questo ecosistema scenico, a essere organismi sensibili e capaci di perdere la propria condizione di singolo individuo per abbracciare un pensiero poroso e simbiotico. Nel desiderio di approfondire l’indagine sul rapporto tra la natura e il genere umano, Ultra indaga il concetto di caduta, intesa come crepuscolo dell’egemonia umana.
La serata del 14 giugno comprende anche due attività collaterali.
Dance Circle, un’azione della rete Dance Card per la promozione della danza, dà al pubblico uno sguardo trasversale ai temi trattati nelle performance, grazie al coinvolgimento di Stratagemmi Prospettive Teatrali e di un esperto di altre discipline.
INTELLIGENZE NON UMANE
un dialogo con Nicola Galli e con Raffaella Colombo, modera Camilla Lietti.
La diversità dell’intelligenza non umana esistente è stata rivelata da una moltitudine di studi scientifici, sia osservativi che sperimentali, condotti negli ultimi decenni: eppure ci risulta ancora difficile ripensare radicalmente la nostra relazione con il mondo che ci circonda. Quante e quali intelligenze abitano il nostro pianeta? Come possiamo e dobbiamo interagire con esse?
L’offerta della rassegna per la serata del 14 giugno non termina qui!
Il 14 giugno (ma anche il 21 giugno) dalle ore 18.30, all’interno della programmazione di QUASI SOLO, è previsto un laboratorio di movimento a cura di Milano Dancing City, aperto agli amatori. Infatti, chi sarà munito di un biglietto degli spettacoli in programma potrà partecipare gratuitamente al workshop Laboratorio di Movimento condotto dalla coreografa e formatrice Elisa Ghion, in un’esperienza totalizzante, dalla visione alla pratica.
Prossimo appuntamento con QUASI SOLO è per il fine settimana di venerdì 20 e sabato 21 giugno.
Venerdì ci aspetta un doppio appuntamento Lemmy B. alle ore 21:00 di Nunzia Picciallo, di seguito That’s all ore 21:45 di Davide Tagliavini.
Lemmy B. è uno stravolgimento di prospettiva nel definirsi. Una soggettività non prevista si manifesta e si afferma come presenza generativa in un sistema dominante che adotta la paura come elemento fondante all’interno di uno schema di controllo meticoloso, asfissiante. Il verbo Let me be / lasciami essere, diventa Lemmy B. stravolgendo la richiesta di consenso, agendo a favore di un’autodeterminazione. L’estetico e il politico si instaurano reciprocamente nello spazio abitato da Lemmy B. e stimolano pratiche trasformative attraverso le quali il soggetto si apre a un divenire non determinato. In una scena nuda, dove la drammaturgia sonora è un costante sguardo che non lascia scampo, il corpo è l’unico dispositivo in grado di riconfigurare grammatiche di potere e sovvertire canoni.
That’s all: è tutto! Può essere una resa, un commiato o l’incipit per un nuovo numero che si appresta ad iniziare. In una wunderkammer piena di gesti e danze, troviamo stupore e ironia, corpo e voce, suoni e characters che appaiono per poi dissolversi. Qui una serie di eventi si presentano e si dileguano facendosi spazio tra loro. All’interno di un ring immaginario si consuma una partita con ciò̀ che non è visibile. Fisicità̀, cambiamenti di stato e colore, diversi sfidanti in lizza per conquistare un posto innescano un gioco fatto di guizzi e inviti, aperto alla trasformazione e all’imprevedibilità̀.
Sabato 21 giugno vede un altro ritorno, dopo quello di Nicola Galli, allo Spazio Fattoria: quello di Gennaro Lauro. Nel suo Mondo ore 21:00 parte dall’osservazione della nostra ossessione per il risultato, il nostro desiderio di essere qualcosa per sempre. Poi c’è il respiro, atto continuo e implacabile che ci accompagna per tutta la vita, unica autentica possibilità di continuare a essere, il nostro miglior capolavoro, per sempre incompleto.
Seconda pièce della serata, Gli amanti ore 21:45 di Adriano Bolognino. Calchi perfetti che mostrano le vittime nella posizione in cui morirono. Dal 79 d.C., così per l’eternità̀. Prendendo spunto dal calco de “gli amanti”, la creazione vuole riportare alla luce un amore interrotto improvvisamente dalla forza prepotente della natura, ma custodito in eterno. Eterno è l’abbraccio in cui i due amanti sono stati ritrovati e al tempo stesso rinchiusi. Si è ipotizzato fossero un uomo e una donna, una madre ed un figlio, due giovani uomini.
Il calco è rimasto nascosto al pubblico per anni, nella vana attesa di sciogliere ogni dubbio sulla loro identità̀. Quel che è certo, è che l’amore li tiene uniti da oltre 2.000 anni, vincendo la morte. Lasciamo all’immaginario degli spettatori il sogno di un amore assoluto. Chiunque essi siano stati, visitiamoli.
QUASI SOLO chiude sabato 28 giugno (ore 21.00) con un appuntamento a serata intera, Strings di Ilenia Romano, con musica dal vivo. Un lavoro di sperimentazione sul rapporto di assonanza-dissonanza-risonanza tra movimento e musica. Le relative partiture, definite nel macro, vengono ricreate nel micro tra le maglie della loro interazione nel qui e ora. Questo legame viaggia per echi di mondi reali e immaginari in un flusso che non trova un centro di stabilità definitiva, e riplasma lo spazio in diverse configurazioni di volumi e traiettorie. Le modificazioni di stato del corpo tra accordatura e scordatura creano insieme alla musica le condizioni per un’esperienza sensoriale fortemente immersiva.
L’offerta di QUASI SOLO, caratterizzata da un’elevata qualità (testimoniata dalla presenza di compagnie pluripremiate in ambito nazionale), presenta spettacoli diversi in termini di stile, ricerca artistica, tematiche trattate, ensemble di performer in scena o soli.
La rassegna, ma questo già lo sapete, è pensata dalla direzione artistica di Circuito CLAPS (Luisa Cuttini) per coinvolgere quante più persone possibile alla danza per fare avvicinare sempre più nuovi pubblici.
Buon festival a tutti.
TiTo
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