
Prosegue la rassegna “Palco Off” al Teatro Libero. Giunta alla sua seconda edizione milanese, la rassegna offre un’occasione per conoscere la Sicilia negli spettacoli, negli incontri e nelle degustazioni di cibi e vini. Siamo a metà percorso, sono ancora tre gli spettacoli in programma e abbiamo fatto il punto della situazione con Francesca Vitale, direttrice artistica della rassegna.
La rassegna Palco Off nasce nel 2012, come è venuta questa idea?
Ho sempre avuto una grande passione per il teatro off, l’ho al festival di Avignone dove ho assistito a tantissimi spettacoli con attori di talento fatti in maniera semplice e presentati con sacrificio. Nel 2012 ho avuto la possibilità di presentare una rassegna in un jazz club di Catania e allora ho pensato: “Perché non proviamo questo esperimento di fare spettacoli così detti “off”?”
Quando siete invece arrivati a Milano?
Abbiamo debuttato a Milano la scorsa stagione al Teatro Libero. Abbiamo fatto una chiacchierata con le compagnie del teatro e ci hanno chiesto di portare la rassegna a Milano. Ho pensato, però, che in città il teatro off fosse già ben rappresentato, per questo ho avuto l’idea di dedicare la rassegna alla Sicilia, portando a Milano attori, autori e storie siciliane. Il format che ho inventato non è solo di spettacoli, ma di vere e proprie serate siciliane che iniziano con le degustazioni in cui invitiamo il pubblico a conoscere i prodotti della Sicilia e spesso, dopo lo spettacolo, presentiamo anche un artista siciliano.
Come sta rispondendo il pubblico milanese?
Posso dire bene, il pubblico viene, si entusiasma e ritorna. Per essere il secondo anno sta andando bene, solitamente le rassegne hanno bisogno di quattro/cinque anni di rodaggio per farsi conoscere. Vengono anche tanti siciliani a vedere gli spettacoli, però devo dire, che soprattutto il pubblico milanese manifesta un calore sul quale non avevo dubbi.
Come avviene la scelta degli spettacoli?
Io scelgo sempre solo spettacoli che conosco, che ho visto e che mi hanno emozionato. In questo caso abbiamo o attori siciliani o autori siciliani oppure storie di Sicilia. Sulla base di questi comuni denominatori poi opero le scelte.
Il prossimo spettacolo in programma è Shylock, che però non rientra nel filone siciliano né come storia né come autori.
Infatti “Shylock” è la divagazione di quest’anno. Nella scorsa stagione ha avuto luogo la prima edizione di “Milano Off Isola Festival”, uno dei premi era l’ospitalità al Teatro Libero nella rassegna “Palco Off”. Il vincitore è stato appunto “Shylock” con Mauro Parrinello, una divertentissima rivisitazione de “Il mercante di Venezia” vista con gli occhi non di Shylock, ma con quelli dell’amico Tubal. Un personaggio che nell’opera originale ha solo otto battute e che così si vendica non solo di Shylock che gli ruba la scena, ma anche di Shakespeare.
Toccherà invece a un suo spettacolo, “Parole mute”, come possiamo presentarlo?
“Parole mute” è arrivato a Milano nel 2009 e vinse il Premio Enriquez. Si racconta il rapporto di un padre malato di Alzheimer e sua figlia, viene descritto anche tutto ciò che le strutture siciliane non sanno dare. Oggi purtroppo le cose non sono cambiate più di tanto. E’ una storia d’amore perché ciò che rimane nel rapporto tra un malato e un suo famigliare sono l’amore, i sentimenti e le emozioni, un amore non più filtrato dai concetti e dalle parole. E’ uno spettacolo che commuove e dico sempre che smetterò di farlo solo quando nessuno più verserà una lacrimuccia.
Sta già iniziando a pensare alla prossima stagione?
Certamente, sto guardando il materiale che mi mandano e andando a vedere spettacoli molto interessanti. Le produzioni siciliane si stanno infoltendo di grande qualità. Sono già sul pezzo perché ogni anno bisogna giocare d’anticipo.
Ringraziamo Francesca Vitale per la disponibilità e ricordiamo il prossimo appuntamento con la rassegna Palco Off, dal 17 al 19 febbraio “Shylock” al Teatro Libero.
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