Happy Days: intervista a Erika Eizaguirre

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Happy Days serie tv (che all’epoca si chiamavano telefilm) cult intergenerazionale compie 45 anni e festeggia al Teatro della Luna con la sua versione musical portata in scena dalla Compagnia I Saltafoss. Era il 15 gennaio 1974 quando il pubblico televisivo statunitense conosceva per la prima volta la famiglia Cunningham di Milwaukee. Sabato 28 settembre 2019 alle 21 sarà possibile rivivere gli indimenticabili ritmi del rock ‘n roll anni ’50 in uno spettacolo che vede sul palco un cast composto da ben trenta artisti, tra attori, cantanti e ballerini. Noi abbiamo intervistato Erika Eizaguirre che interpreta la giovane motocicliste Pinky Tuscadero.

Come sei entrata nel mondo del musical?
Ho iniziato a fare danza moderna 13 anni fa con le insegnanti Michela Serra e Silvia D’Angeli. Nel 2014 nella mia scuola di danza provava anche la Compagnia I Saltafoss, mi hanno incuriosita molto e ho chiesto di poter fare un provino. Ho esordito con Pinocchio, poi Aladin, spettacoli di cabaret. Da un paio d’anni studio anche canto con Simona D’Agostina, continuo a imparare e a mettere il tutto sul palco.

Quando avete iniziato a lavorare a Happy Days?
Abbiamo iniziato nell’estate del 2017 quando ci siamo ritrovati per scegliere lo spettacolo da portare l’anno dopo in scena. Lo abbiamo scelto un po’ perché la compagnia arrivava dalle favole come Aladin e Pinocchio e abbiamo voluto cimentarci in qualcosa di nuovo per noi ma conosciuto da tutte le generazioni.

Tu interpreti Pinky Tuscadero, un personaggio che in Italia non è molto conosciuto
Pinky è la ex fidanzata di Fonzie, praticamente il suo alter ego perché si muove come lui e parla con la sua stessa cadenza. E’ una motociclista che torna a Milwaukee dopo aver girato gli States in cerca di successo e si confronta con un passato non ancora del tutto chiuso. Appare solo nelle prime tre puntate della quarta stagione, ma nel musical serviva un personaggio femminile oltre a Marion e Sottiletta. E’ stato bello interpretare questo personaggio perché ha un po’ due anime, una ribelle e una sentimentale.

I tuoi colleghi hanno avuto centinaia di puntate del telefilm a disposizione per studiare i propri personaggi, tu solo tre episodi. Questo è stato un vantaggio o uno svantaggio?
Direi che è stato un vantaggio. Avere un personaggio poco conosciuto mi ha permesso di dare una maggiore impronta personale. Bisogna, però, tenere conto del fatto che Pinky è la copia femminile di Fonzie e quindi ho potuto studiare lui.

Sulle musiche e le coreografie cosa possiamo dire?
I brani non sono semplici, la nostra vocal coach Laura Amodeo ha fatto un grande lavoro perché ci sono anche canzoni a cinque voci. E’ stato un lavoro a 360 gradi perchè alle canzoni abbiamo poi unito le coreografia studiate con Martina Mazza e la recitazione curata dal regista Adriano Tallarini.

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