Franco Parenti: “La beatitudine”

beatitudine

Questa è una storia di una coppia che non riesce a generare e di una madre e un figlio indissolubilmente  legati da una malattia.
Questa è la storia di un mago pastore che illude gli uomini che la fantasia possa risolvere i problemi della realtà.
Questa è la storia di un unico essere umano in tutte le fasi della sua esistenza, dal primo passaggio, all’età adulta e alla vecchiaia.
Questa è una giostra della vita, spazio unico e nero in cui i personaggi si muovono, si incontrano, si amano, si odiano e si ammazzano.
Questa è una storia in bilico tra reale e irreale, tra tangibile e immaginato, tra materia e pensiero.

Gli attori si presentano sulla scena secondo le loro vere identità (Licia, 32 anni Bilancia; Giandomenico, 36 anni, Ariete; Lucia, 78 anni, Acquario e Danilo, 35 anni Leone), quasi a riproporre la fatica, e l’inutilità, di separare realtà e finzione. Le due coppie, una che accudisce un bambolotto di plastica al posto di un bambino mai nato, e l’altra formata da una madre che assiste il figlio paraplegico, sono spinte a confondersi in improbabili e arbitrari abbinamenti, alla ricerca di una beatitudine che li porterà a sbranarsi a vicenda. Artefice di queste due storie parallele, che si avvicinano verso la catarsi finale, è un mago pastore che illude gli uomini che la fantasia possa risolvere i problemi della realtà. La sessualità è l’ultima religione che tiene assieme un’impalcatura fragile.

La Beatitudine è l’ultima intensa produzione della compagnia pugliese Fibre Parallele che racconta la vita, e il teatro, come vuota fuga verso l’illusione.  Il teatro, quindi, è roba per maghi e fattucchiere.

Eccoci qua.
Siete qui davanti a me, ci siete, siete reali. Vi vedo.
Io ci sono mi posso toccare, se mi do uno schiaffo mi fa male.
Se tocco questa sedia, lo sento, esiste davvero.
Tutto è iniziato a succedermi quando per la prima volta ho pensato:
e se non fosse così?
Se tutto ciò non fosse reale?
Ho iniziato a confondere le cose.
Io, Licia, 32 anni, bilancia ho iniziato a non fare più differenza
tra quello che è reale e quello che non lo è.
Non sono pazza. Almeno non del tutto.
Non è una questione di fantasmi o di presenze soprannaturali.
È tutto frutto di ciò che sono. Di ciò che siamo.
Esseri fragili.
Imperfetti. 

(La beatitudine, prologo)

LA BEATITUDINE
di Licia Lanera e Riccardo Spagnulo
con Giandomenico Cupaiolo, Mino Decataldo, Danilo Giuva, Licia Lanera e Lucia Zotti
regia di Licia Lanera       

DOVE? Teatro Franco Parenti

QUANDO? Dal 6 al 18 dicembre

PREZZI: Intero 15€,  Under26/Over60/Convenzioni 12€

 

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