Franco Parenti: “Una casa di bambola”

una casa di bambola
foto di Tommaso Le Pera

Scritto in Italia da Henrik Ibsen nel 1879, Una casa di bambola è sempre stato identificato come il manifesto dei diritti delle donne e del loro ruolo nella società. La regia penetra negli strati dell’affascinante universo di questa casa, specchio fedele del microcosmo borghese dell’epoca, per esplorare la profonda crisi di identità del “maschile” contemporaneo, distanziandosi dalle facili interpretazioni che hanno accompagnato spesso il testo e il personaggio di Nora, la sua protagonista.

Nora gioca a fare la bambola per imprigionare il marito nel suo ruolo di maschio, fino a quando si stufa e cambia radicalmente, facendolo precipitare in una profonda crisi. E’ proprio questo il momento in cui si condensa l’attenzione di Andrée Ruth Shammah, che da regista donna indaga il crollo del “maschile” posando il suo sguardo non sulla donna protagonista,  ma sulla solitudine dei personaggi maschili.

Ad impreziosire questa Una casa di bambola, interpretando tutti i personaggi maschili del testo, il potente estro espressivo di Filippo Timi, diretto da Andrée Ruth Shammah, alla conferma di un idillio artistico che sta incidendo un solco nella recente storia del Franco Parenti e del teatro italiano. Nel ruolo di Nora, per la terza volta protagonista in uno spettacolo di Andrée Shammah, dopo Ondine di Giraudoux e Gli innamorati di Goldoni, Marina Rocco.

UNA CASA DI BAMBOLA
di Henrik Ibsen
traduzione, adattamento e regia di Andrée Ruth Shammah
con Filippo Timi, Marina Rocco, Mariella Valentini, Andrea Soffiantini, Marco De Bella, Angelica Gavinelli e Paola Senatore 
        

DOVE? Teatro Franco Parenti

QUANDO? Dal 28 febbraio al 12 marzo

PREZZI: Intero prime file 40€/II e III settore 32€/IV settore 25€, Over65/Under26 II, III, IV settore 18€, Convenzioni II, III settore 22,50€/IV settore 18€

 

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