Bendati tra le braccia di Shakespeare

shakespeare without eyes

Chiudi gli occhi ed entra nel mondo di Shakespeare. Questo è l’invito di “Shakespeare Without Eyes” progetto firmato Chronos3 in scena al Teatro Libero fino al 29 luglio.  

Il regista-bardo Manuel Renga e i suoi giovani attori prendono per mano lo spettatore nel vero senso della parola per fargli vivere un’esperienza unica. Verrebbe da dire “il teatro come non lo avete mai visto”, e infatti non lo vedete! Un viaggio che inizia dalla platea del teatro quando il pubblico viene bendato e trasportato all’interno della storia. 

Noi abbiamo assistito ad Amleto, gli attori ci hanno guidato nel palazzo di Elsinore dove si celebrano le nozze tra Claudio e Gertrude. Senza occhi sono gli altri sensi a farci godere lo spettacolo, soprattutto l’udito con gli attori che sembrano triplicarsi con le loro voci, un effetto che fa la differenza e che nasconde sicuramente uno studio acustico da non sottovalutare.

Spazio anche al tatto, all’olfatto e persino al gusto, ma ciò che si sviluppa più di ogni altra cosa non è un senso bensì l’immaginazione. Privati della vista anche il resto del corpo sembra “addormentarsi” ma non la fantasia che, libera da qualsiasi gabbia visiva, ti fa immergere completamente nella storia e non si fatica ad immaginarsi nascosti dietro alla tenda ad origliare il dialogo tra Amleto e la regina o ad assistere al duello del principe danese con Laerte.

La sintesi di Amleto è perfetta, c’è spazio anche per la bella voce di un’attrice (essendo bendati non possiamo dare un volto alla misteriosa interprete) che ci delizia con l’Hallelujah di Leonard Cohen riveduta in chiave shakespeariana.

Il viaggio finisce dove era iniziato quando la benda viene tolta e ci si ritrova di nuovo in mezzo alla platea lontani da quel mondo fantastico in cui i bravissimi attori ci hanno accompagnato per mezz’ora. Quello che resta è la curiosità di assistere anche alle rappresentazioni di Romeo e Giulietta e La Tempesta che saranno al Teatro Libero il 28 e il 29 luglio.

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