In un periodo in cui troppo spesso sentiamo notizie di teatri che chiudono, gli ultimi a Milano sono stati il Teatro i è il Teatro Nuovo, venire a conoscenza di una nuova apertura non può che fare piacere. Si tratta del Teatro Civico Roberto De Silva di Rho inaugurato con un concerto speciale il 25 novembre. La guida del nuovo teatro è affidata a Fiorenzo Grassi, nella sua veste di Presidente della Fondazione Teatro Civico Rho.
Come nasce il progetto del Teatro Roberto De Silva?
«Bracco Real Estate era proprietaria di un’industria di cosmetici gestita fino a quando è rimasto in vita Roberto De Silva, marito di Diana Bracco. Dopo la sua scomparsa l’industria ha perso valore così Comune di Rho e Bracco si sono accordati per ridare lustro all’immobile. Il Comune ha chiesto un teatro e Bracco è stata lieta di farlo spendendo molto più di quanto previsto dagli oneri di urbanizzazione. Ha costruito un teatro di straordinaria bellezza»
Il territorio aveva bisogno di un teatro?
«Molto. Intorno a Rho gravitano 32 comuni che non hanno un teatro, a parte delle piccole sale. Il Teatro Civico inoltre confina con Mind che a breve accoglierà un gran numero di persone. Il bacino d’utenza è molto interessante, serviva un luogo qualificato di incontro e socialità. Un teatro fa da collante per una comunità».
Quali sono le caratteristiche della struttura?
«È un luogo molto fascinoso, suggerisce tante fantasie, il nostro lavoro è quello di riempirlo e fare attività con spettacoli che siano adeguati alla valorizzazione del posto. Sarà anche a disposizione per le prove delle compagnie teatrali e per le band musicali. Si presta a moltissime opportunità».
Che tipo di stagione avrete?
«Toccheremo varie forme di espressione. Ovviamente ci sarà la prosa con nomi importantissimi come Sergio Castellitto, Geppi Cucciari, Silvio Orlando, Michele Placido, Milena Vukotic. Spazio anche alla musica con Elio, alla danza con Alessadnra Ferri e tanto altro. Questo teatro ha bisogno di darsi un’identità perché confina con la grande offerta di Milano, deve anche servire il territorio e pensare a un pubblico che ha aspettative di spettacoli popolari. Puntiamo a una programmazione che non sia semplicemente un prolungamento degli spettacoli in scena a Milano».
Un teatro come può riuscire ad avere successo in questo periodo storico?
«Questo di Rho è un gesto di coraggio infinito voluto dall’amministrazione comunale. È stato fatto un investimento importante e ora bisogna trovare dei compagni di strada. Aprire oggi un teatro è una sfida che può sembrare insormontabile. Questo teatro ha grande potenzialità e credo che, lavorando con attenzione, utilizzando esperienza e relazioni. la sfida può essere vinta grazie a un’offerta di elevato valore professionale a costi accessibili».
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