
Si tratta di un atto unico scritto da Dino Buzzati nel 1964 per l’attrice Laura Adani e, all’epoca, mai rappresentato. Il testo, per una sola attrice, è poco conosciuto in quanto pubblicato postumo nel 2006.
L’attrice Antonella Morassutti, pronipote di Dino Buzzati, l’ha messo in scena per la prima volta nel 2012 nella casa natale dello scrittore a Belluno.
Il monologo vede come protagonista la centralinista di un grande albergo alle prese con il suo lavoro quotidiano ed è costruito su due binari paralleli alternati: da un lato c’è il vociare insistente dei clienti dell’hotel, che pretendono di avere all’istante la linea per le destinazioni più diverse, dall’altro e contemporaneamente, c’è la voce sempre più angosciata di Laura Britti, la telefonista, che tenta di scoprire verità e sentimenti attraverso una conversazione con il suo amato.
La messa a nudo di un’anima femminile nei confronti di un partner maschile che la mette alla prova in una situazione obbligata e costretta, nella quale non si può essere liberi di esprimersi a causa della circostanza.
La protagonista infatti è sul posto di lavoro e, non potendosi staccare dalla sua postazione di telefonista, viene contrastata dalle continue chiamate dei clienti che la distraggono dal suo stato emotivo.
La regia è concepita per seguire fedelmente il testo, necessariamente raccontato dai minimi atteggiamenti del corpo e dal sensibile timbro della voce dell’attrice.
LA TELEFONISTA
di Dino Buzzati
con Antonella Morassutti
regia e luci di Riccardo Ricci e Antonella Morassutti
DOVE? Alta Luce Teatro
QUANDO? 10 e 11 novembre
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