La storia del teatro inglese diventa teatro a sua volta. Guidati da una domanda che alcuni arditi studiosi hanno davvero posto: “Shakespeare… era forse Italiano?”, il monologo ripercorre la storia del bardo e le sue opere in una folle rincorsa all’aneddoto che spesso nasconde la vera ragione che spinse il più grande autore di tutti i tempi a scrivere le sue opere.
Lo spettacolo si apre dunque con un divertente prologo che immerge subito lo spettatore nel clima della rappresentazione. Nedjari vuole ricordare come a contare non è la vera identità di William Shakespeare, ma il modo in cui le sue opere ancora oggi sopravvivono, come dare vita sulla scena alle sue parole.
L’ambiente è essenziale: in scena solo un baule dal quale escono i personaggi del bardo, evocati dal racconto scanzonato dell’attore. Con brani tratti da Amleto, Enrico V, Riccardo III, Otello, Sogno di una notte di mezza estate, La Tempesta. E così Amleto è un malato in sedia a rotelle, Macbeth un ingenuo pescatore dall’animo gentile, la vicenda di Romeo e Giulietta un pezzo da cabaret.
Uno spettacolo divertente e irriverente per scoprire assieme i lati più nascosti della storia e delle grandi opere letterarie di Shakespeare.
Omar Nedjari è stato assistente alla regia di Luca Ronconi e Serena Sinigaglia. Nel 2005 ha vinto il premio Calindri per la drammaturgia e con “Shakespeare a pezzi” il bando Farework di Milano.
SHAKESPEARE A PEZZI
Di e con Omar Nedjari
DOVE? Teatro Delfino
QUANDO? dal 19 al 21 febbraio ore 21, domenica ore 16
PREZZI: intero 18€ ridotto 15€
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