Teatro Delfino: “Nuda e cruda”

Dall’ 1 al 4 dicembre arriva al Teatro Delfino di Milano, Anna Mazzamauro con il suo spettacolo Nuda e Cruda, da lei scritto con musiche originali di Amedeo Minghi e la regia di Livio Galassi.

Dopo i successi delle tre precedenti stagioni teatrali, Anna Mazzamauro torna in scena con lo spettacolo “Nuda e Cruda” dove esorta il pubblico a spogliarsi dei ricordi cattivi, degli amori sbagliati, dei tabù del sesso, a liberarsi dalla paura della vecchiaia e ad esibire la propria diversità attraverso risate purificatrici.

Anna Mazzamauro racconta di sé, della vita e degli esordi cinematografici, prendendo spunto dalla bruttezza. E’ una confessione pubblica in cui la protagonista si spoglia dei suoi complessi, butta via la maschera, si prende in giro (perché l’autoironia è l’unica medicina), si libera di tutti quei pregiudizi borghesi ricevuti, da cui noi, ipocritamente, pensiamo di essere liberi e che invece rendono questa confessione così forte e dura.

Uno spettacolo sagace e liberatorio, insolente e mite, audace e timido, ridanciano e impegnato che trova nei vari dislivelli emotivi l’energia teatrale e coinvolgente per magnetizzare il pubblico e condurlo all’interno dello spettacolo e all’interno di se stesso senza filtri inibitori, senza ombre protettrici.

Alla Domanda “Come ti definisci”, così risponde Anna: “Io sono atipica: brutto vuol dire volgare e sporco. La mia gioia è che dopo anni di crisi adolescenziali di sofferenza nel dover portare il peso dell’atipicità (per gli altri, non per me) ho capito che può essere anche un altro modo di essere belle. Io non ho, né avrò mai il cruccio delle mie colleghe che sono sempre state bellissime e giovanissime e muoiono di dolore perché non lo sono più, rimpastandosi, rimpolpandosi e tirandosi. Per la carità, fanno bene: loro sono state belle e si rifanno tali e io, che faccio? Mi rifaccio brutta un’altra volta?

Durante lo spettacolo, Anna interpreta personaggi, canta e lascia spazio a improvvisazioni a sorpresa.

Afferma Anna: “Voglio rassicurare che in questo spettacolo sarò più cruda che nuda, altrimenti poi non vengono a teatro. Il mio vestito è pieno di crudité: sedani, carciofi, pomodori, non perché desidero che me li lancino ma perché, tutte quelle crudité rappresentano un po’ il mio modo di stare in scena. Voglio spogliarmi di tutte quelle retoriche della vita che è fatta di compromessi, sempre”.

E conclude: “La leggerezza, quella eccessiva, si acquista solo con le diete alle quali ci siamo abituati adesso. In teatro io detesto la comicità da barzelletta e non sopporto che alcuni, essendo dei barzellettari da salotto si esprimono a barzellette. Oggi per far ridere devi dire le parolacce: pure io le dico, per carità, ma quando hanno un senso preciso. Non è cambiata la comicità: purtroppo è cambiato il pubblico che oggi vuole ridere e basta. Cos’è meglio allora della barzelletta?

Al pianoforte e chitarra, Sasà Calabrese. Al violino, Andrea De Martino. Costumi: Graziella Pera. Fonico di Compagnia, Pietro Malatesta. La Produzione è di Stefano Mascagni e A.C.T.I Teatri Indipendenti.

NUDA E CRUDA
di e con Anna Mazzamauro

DOVE? Teatro Delfino 

QUANDO? dall’1 al 4 dicembre ore 21 (domenica ore 16)

PREZZI: intero 20€, ridotto 15€

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