Recensione: “La madre del marito di mio figlio”

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Un testo frizzante, ma capace di toccare argomenti profondi, una regia attenta e mai banale, due attrici in perfetta sintonia coi loro ruoli. Bastano questi elementi per rendere “La madre del marito di mio figlio” una commedia da non perdere. Le attrici in questione sono Elisabetta Torlasca, che un occhio attento non può non ricordare nelle sue scorribande a Casa Vianello, e Marisa Miritello. Interpretano rispettivamente Luisa e Alba, due signore milanesi diverse come il giorno e la notte, che si trovano costrette a collaborare per organizzare l’unione civile dei due figli. Da una parte una preside di una scuola superiore, molto pragmatica che ama arrivare dritta al sodo, dall’altra Alba, ricca di famiglia e molto più libertina. Due consuocere agli antipodi che si incontreranno e scontreranno rafforzando giorno dopo giorno la loro relazione fino al grande giorno delle nozze.

Il testo di Giulia Lombezzi strappa continue risate al pubblico grazie alla splendida performance delle attrici, ma al tempo stesso racconta una storia come tante in cui si nascondono episodi di vita vissuta. Quelle delle due donne e dei rispettivi figli, si parla di un mondo che sta cambiando, del rapporto tra genitori e figli, tra mogli e mariti, di unioni civili, di solitudine, di omofobia, una piaga che non si riesce ancora ad estirpare, e soprattutto di amicizia.

Tutte precise le scelte del regista Patrizio Luigi Belloli bravo a sfruttare il grande potenziale a disposizione e a rendere lo spettacolo dinamico tra pensieri ad alta voce e coreografie improvvise. Sul palco due mamme coi loro pregi e i loro difetti si mettono in gioco in un confronto continuo tanto divertente quanto profondo. Giustamente prolungato e ripetuto l’applauso finale alle due protagoniste.

Ivan Filannino

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