Nunca Mas porta a teatro i desaparecidos di ieri e di oggi

nunca mas

Daniel Bertoni ha appena segnato il terzo gol che, insieme alla doppietta del grande Kempes, permette all’Argentina di battere l’Olanda e vincere il Mondiale del 1978. Agli occhi del mondo gli argentini sono un popolo in festa e da invidiare, in realtà quella gente, che festeggia per le strade, è straziata dalla dittatura di Jorge Rafael Videla che, dal golpe del 24 marzo 1976, governa il paese reprimendo con la forza ogni opposizione.

Che nelle opere di Alessandro Veronese ci fosse un pizzico di genialità lo si era capito già da “Nascondigli”, presentato nella rassegna estiva del Teatro Libero, ora con “Nunca Mas – Gente che scompare” arriva la conferma. Ad aiutare l’autore ci sono le sei bravissime attrici (Laura Angelone, Flavia Gilberti, Michela Giudici, Susanna Miotto, Alice Pavan, Chiara Salvucci), della compagnia Fenice dei Rifiuti, capaci di passare senza problemi da un ruolo comico a uno drammatico guidando il pubblico tra i vari capitoli della storia senza mai fargli perdere attenzione e tensione.

Nunca Mas è il nome del rapporto che ha fatto conoscere al mondo i desaparecidos argentini, quei ragazzi, molti dei quali minorenni, scomparsi nel nulla e strappati alle loro famiglie a causa delle loro idee politiche contrarie al regime. Storie che ancora oggi ricordiamo soprattutto grazie al coraggio di quelle madri che non si sono mai arrese e che hanno sempre cercato giustizia e verità, senza fermarsi nemmeno per vedere a Daniel Passarella alzare la coppa del mondo.

Dialoghi, immagini e musica convivono perfettamente in uno spettacolo che ha nei colpi di scena e nei cambi di emozioni i suoi punti di forza. Perché una tenera bambina può trasformarsi in una crudele guardia carceraria, la scena di una tortura può diventare un assurdo show televisivo e soprattutto perché parte di quanto successo in Argentina potrebbe essersi ripetuto in un posto molto più vicino a noi. Un chiaro invito a stare sempre all’erta e a non abbassare la guardia perché, a ripetere gli errori, l’uomo è sempre velocissimo.

“Nunca Mas – Gente che scompare” rimarrà al Teatro Libero fino al 6 ottobre.

Be the first to comment

Leave a Reply

Your email address will not be published.


*