
Dopo tante fiction e cinema torna finalmente a Milano l’attore Francesco Colella con Meno di due uno spettacolo di Teatrodilina scritto e diretto da Francesco Lagi presso il Teatro Franco Parenti dal 18 al 24 novembre e subito dopo a Roma presso il Teatro India dal 26 novembre al 1 dicembre 2024.
In scena con Colella, Anna Bellato e Leonardo Maddalena.
Alcune migliaia di anni fa qualcuno disegnava sulle pareti di una grotta. Lasciava segni di animali, di insetti e di mammiferi. Poi disegnava un fuoco. E intorno al fuoco il ritratto di due persone. Sembra l’immagine di un rito magico, religioso, propiziatorio. Quelle due persone ballano. Forse però parlano. Sicuramente gesticolano. Tentano di dirsi delle cose, provano a conoscersi.
E alcune migliaia di anni dopo eccole lì quelle due persone, che ci provano ancora.
Li ritroviamo oggi, un uomo e una donna che si incontrano per la prima volta. Dopo essersi scritti, mandati foto, conosciuti a distanza per alcune settimane, forse mesi. Hanno deciso di vedersi per davvero, lui per raggiungere lei ha fatto un lungo viaggio, entrambi sono pervasi da una leggera trepidazione.
Ma chi sono quest’uomo e questa donna?
L’ho chiesto direttamente all’amico Francesco Colella durante la nostra chiacchierata telefonica.
Telefonata che potrete ascoltare integralmente sul mio profilo Instagram: @ttciotta
“Interpreto un professore di greco antico che viene da Catanzaro, che poi è la mia città natale, così come Anna Bellato (veneta) interpreta una donna che viene dal Veneto. Non abbiamo voluto creare troppi infingimenti sulle nostre origini, anche perché la regionalità di questi personaggi è fondamentale nel racconto.
Questo professore intraprende un lungo viaggio dalla Calabria per conoscere questa donna. Hai presente la corrispondenza che si faceva un tempo, per lettera, tra persone che cercavano di conoscersi per fidanzarsi? Diciamo che oggi si utilizzano mezzi più evoluti o più tecnologici. Ecco queste due persone (si capisce che hanno chattato per lungo tempo) finalmente si conoscono e passeranno una giornata insieme. Questo in breve.
Ti posso anticipare che si imbatteranno anche con altro personaggio, interpretato da Leonardo Maddalena, di cui però non posso svelare molto perché ci sarà l’effetto sorpresa”
Va bene!
Ma perché Meno di due? Se posso.
“C’è un verso di Robert Frost, famoso poeta statunitense, durante un incontro tra un uomo e una donna che è di passaggio (esce fuori da un cancello e va subito via), tra i due un lampo di sguardo e ad un certo punto lui dice:
Noi siamo più di uno e meno di due
Che è un modo carino per dire; questo incontro, per quanto fugace, ci ha donato qualcosa ma non è quel qualcosa che deciderà le nostre esistenze ovvero un amore reale, un riconoscersi dentro una relazione. Questo Meno di due ci piaceva come titolo per l’incontro tra queste due persone”
E si riconosceranno?…
“È proprio questo quello che, di solito, facciamo con il nostro racconto teatrale ovvero fare vedere/raccontare/mostrare… i disagi, gli inciampi, i silenzi ma anche le commozioni facili, mostrarsi un po’ sopra le righe perché si avverte dentro un disagio, cercare di sedursi in una maniera totalmente stonata. Questa gamma di note è tipica di certi incontri dove due mondi completamente sconosciuti, l’uno all’altra, cercano di avvicinarsi creando dei cortocircuiti a volte divertenti (come succede nel nostro spettacolo) a volte commoventi… che è poi quello che succede nella vita reale.
A noi piace esplorare queste dinamiche, apparentemente piccole ma che fanno parte del nostro quotidiano. Non a caso Meno di due racconta una giornata passata tra un bar, una sala da bowling, una grotta dove si vedono dei disegni rupestri e poi una casa.
Vedi TiTo non è facile raccontare la trama dei nostri spettacoli, perché le trame sono molto semplici ma è quello che accade dentro la trama, credo, sia ricco e denso ma anche complesso a suo modo”
Invece quant’è importante la musica in un vostro spettacolo?
“Con noi collabora Giuseppe D’Amato (lo chiamiamo il Maestro delle musiche).
In realtà nei nostri spettacoli, dove le scenografie sono molto semplici, esiste di fatto una precisa scenografia sonora. Una partitura fatta di suoni, anche di musiche, di sussurri lontani, di presenze, di rumori, di ambientazioni che richiamano situazioni reali e allo stesso tempo situazioni che ti portano altrove. Tutto questo evoca un mondo parallelo o che va a completare, in qualche modo, il mondo sia interiore che esteriore di questi due personaggi.
Interiore perché molte volte il disegno musicale è un amplificatore di quello che accade dentro di loro e a volte è un amplificatore dell’ambiente che li circonda”
C’è una persona che vorresti vedere seduta in prima fila per Meno di due o che vorresti invitare?
“I miei genitori, perché non ci sono più.
Ti dirò, sul fatto di far vedere o invitare le ‘persone giuste’, ho 50 anni… sono cose alle quali non credevo da giovane figurati se ci credo adesso. Venga chi desidera vedere del Teatro. Noi siamo contenti di condividere i nostri racconti con qualsiasi persona, importante o meno importante che sia.
Come Compagnia siamo orgogliosamente un ibrido, facciamo sia cinema che teatro, Francesco Lagi gira film e scrive per il teatro, non siamo dei puristi e difficilmente siamo stati battezzati da qualche giornalista o istituzione teatrale e questo in qualche modo ci preserva, ci fa essere liberi. A volte ci dispiace, come può succedere a tanti, di non avere non dico la giusta considerazione, ma quell’accoglienza tale che ci permetta di fare uno spettacolo e condividerlo con sempre più persone.
Ma credimi siamo lontanissimi da qualsiasi tipo di frustrazione, è la nostra scelta!
Tra virgolette ti dico che “nella povertà dei mezzi con i quali facciamo il nostro teatro” è la nostra scelta aristocratica”
Cosa vorresti leggere in una recensione su Meno di due e cosa ti darebbe fastidio?
“Mi piacerebbe essere compreso, nel senso “essere capito”. Quello che tu vuoi raccontare arrivi realmente, secondo il tuo desiderio. Non sempre è così, ma va bene.
Ti ripeto, non lo facciamo per sentirci distaccati… anche perché nessuna recensione, positiva o negativa, ha mai potuto modificare i nostri percorsi o le nostre vite.
Però quando mi capita di leggere recensioni che elogiano lo spettacolo, ma sono talmente scritte male, per me è peggio che se ne parlassero male… per dirti!”
Ed io, per dirvi, vi consiglio di andare a teatro vedere:
MENO DI DUE
scritto e diretto da Francesco Lagi
con Anna Bellato, Francesco Colella, Leonardo Maddalena
suono Giuseppe D’Amato
scene Salvo Ingala
costumi Ilaria Ladislao
luci Martin E. Palma
organizzazione Regina Piperno
illustrazione Antonio Pronostico
uno spettacolo di Teatrodilina
in collaborazione con DOG
residenza produttiva Carrozzerie | n.o.t
Quando?
dal 18 al 24 novembre 2024 – Teatro Franco Parenti – Milano
dal 26 novembre al 1 dicembre 2024 – Teatro India – Roma
Meno di due
Uno spettacolo che parla di noi, delle nostre paure e dei nostri desideri.
Uno spettacolo che ci offre uno specchio in cui riconoscere le nostre fragilità e, forse, trovare un po’ di conforto nella consapevolezza che non siamo soli nelle nostre imperfezioni.
Buona serata
TiTo
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