“American Idiot”: intervista a Natascia Fonzetti

foto di Giovanna Marino

È sicuramente uno dei musical destinati a essere ricordati in questa stagione 2016/2017. Stiamo parlando di “Green Days’ American Idiot” (LEGGI LA RECENSIONE), libretto del cantante Billie Joe Armstrong, sulle musiche della famosissima band statunitense e portato in Italia dal regista Marco Iacomelli, coprodotto da STM – Scuola del Teatro Musicale, Fondazione Teatro Coccia e Reverse Agency. Sul palco un cast giovane e pieno di energia che ha saputo trasmettere mille emozioni al pubblico. Dopo due settimane al Teatro della Luna “American Idiot” chiude (speriamo momentaneamente) i battenti e per l’occasione abbiamo intervista Natascia Fonzetti che ha dato volto e voce al personaggio di Whatsername.

Foto di Giovanna Marino

Ciao Natascia, si è concluso un ciclo di diciassette repliche tra Novara e Milano, cosa ti rimane di queste due intense settimane?
Ciao! Potrei scrivere un libro su questa domanda. In realtà non riesco ancora a realizzare, tutto è molto fresco nel mio cuore.
Sicuramente porterò con me i compagni di viaggio: non parlo solo del cast, ma di tutti. Mi sento molto fortunata da questo punto di vista, non succede quasi mai.
E poi ovviamente il mio personaggio ‘WHATSERNAME’ che mi ha tenuto la mano per tutto il periodo.

Il pubblico presente in sala ha sempre risposto con grande entusiasmo, quali sono i complimenti che più ti hanno fatto piacere?
Il pubblico era gasatissimo e potevamo vederlo a fine spettacolo, quando era in piedi e rockeggiava con noi!
Non sono un amante dei complimenti, mi imbarazzano tanto, anche se ovviamente mi fanno sentire soddisfatta del lavoro svolto, sempre con il cuore.
I complimenti che mi fanno più piacere sono quelli delle amiche che mi dicono: ‘Nat, nonostante tutto sei sempre la stessa!’ e ogni volta spero si riferiscano alla mia persona e non alla parte artistica (:-D)

“Green Day’s American Idiot” esce completamente dallo schema del musical classico a cui è abituato il pubblico italiano offrendo spunti di riflessione su temi più che mai attuali. A te che messaggio ha lasciato?
Domanda difficile questa, perché l’ho vissuto da un’altra prospettiva e, per me, ha un messaggio differente rispetto a quello destinato al pubblico.
Il messaggio per me è “Non aver paura!”: siamo tutti consapevoli di vivere un mondo crudo e difficile, proprio per questo non dobbiamo impressionarci se vediamo a teatro uno spettacolo come “Green Day’s American Idiot”. Uno spettacolo raro che affronta tematiche che fanno parte della vita vera.
Ognuno vive la propria vita cercando la propria felicità: direi che nel 2017, con tutto questo progresso, possiamo cominciare anche noi italiani, come in altri Paesi, a conoscere cose nuove, basta essere bigotti! Quindi “Green Day’s American Idiot” porta a riflettere sul non aver paura dell’Amore, dei cambiamenti e di ciò che non si conosce.

C’è un aneddoto o una curiosità successa in questi giorni o comunque legata a “Green Day’s American Idiot”che vuoi raccontarci?
Rido, perché adesso che mi ci fai pensare, negli ultimi giorni di repliche c’è stata una mini replica organizzata dalla nostra costumista e dal nostro direttore di scena che hanno coinvolto tutti, compreso il regista: il cast, in questo caso, faceva da pubblico. E’ stato un pomeriggio divertentissimo!
Questo fa capire l’aria serena che si respirava sul palcoscenico e dietro le quinte. Tutto questo in altri contesti mi mancherà.

Questa esperienza ti ha dato l’impressione che il pubblico italiano sia pronto ad accogliere prodotti nuovi uscendo dal filone dei “grandi classici”?
Il pubblico è pronto, un pò per curiosità, un pò per il passaparola è venuto a trovarci, e c’è anche chi è tornato più e più volte.
Gli stimoli nuovi fanno sempre bene, anche a teatro, e gli spettatori cominciano a capirlo, sono contenta.

Come è stato lavorare con un regista importante come Marco Iacomelli?
Personalmente posso dire che Marco ha molto rispetto per gli artisti, soprattutto lascia sperimentare tanto sul personaggio, ovviamente dando le giuste dritte.
Ha una conoscenza che abbraccia tutte le forme d’arte, sa esattamente cosa vuole, rischia molto e mantiene sempre luna grande professionalità.
Spero di poter lavorare con lui ancora, ancora e ancora, ne sarei molto felice.

Punk, rock, Green Day…ti sono sempre piaciuti o questo musical è stata un’occasione per conoscerli meglio?
Conoscevo già questo genere di musica e conoscevo i Green Day, ma sicuramente questa è stata una grande occasione per scoprirli meglio.
Cantare le loro canzoni è stato una bella prova e vedere i loro concerti a Milano e Torino molto intenso, sono pazzeschi! Ammetto di aver pianto per l’emozione.

foto di Giovanna Marino

Il tuo personaggio si trova coinvolto in una storia d’amore breve, ma intensa e soprattutto travagliata. Ci sono dei punti in comune tra Natascia e Whatsername?
Tanti punti in comune direi, una vita travagliata e intensa! L’amore per me è la prima cosa in assoluto in tutte le forme, vince su tutto!
Io e Whatsername siamo unite da una grande forza, dare tutto per amore, soffrire e rimettersi in piedi sempre, non avendo paura di rischiare ancora. Mi mancherà.

C’è un musical o un personaggio che sogni di interpretare?
Whatsername è stato un sogno realizzato, Maurenn in “Rent” pure!
Un personaggio che mi piacerebbe interpretare potrebbe essere Killer Queen in “We Will Rock You”.
Ma amo le sfide e Amo il mio lavoro, quindi sono pronta a tutto, anche alle cose da me più lontane!

Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Ti scrivo dalla Puglia, quindi mare,sole, relax, famiglia e amici, Amore per me!
Riprenderò alcune date di “Follie per Alida”, e presto ci saranno tante altre sorprese che adesso non possono dire.
Grazie a tutti e andate a Teatro “Non abbiate Paura!”

 

Ringraziamo Natascia Fonzetti e Reverse Agency per la disponibilità.

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