Dopo il grande successo nazionale di “Allegro non troppo” torna a Milano Lorenzo Balducci con una nuova e divertente stand-up comedy Fake dal 17 al 19 febbraio al ECOTeatro.
Un riflettore puntato sul mondo dello spettacolo e la vita degli attori, ma anche una riflessione sulla nostra ‘recita’ nei social con identità fittizie da mostrare al mondo.
Lorenzo, giovanissimo, debutta sul grande schermo con il film I cavalieri che fecero l’impresa (2001), diretto da Pupi Avati con cui gira anche Il cuore altrove (2003). Per anni alterna il lavoro sul grande e sul piccolo schermo. Ultimamente lo vediamo sempre più spesso a teatro senza contare il successo dei suoi video su Instagram.
Per saperne di più su Fake abbiamo contattato Lorenzo Balducci al quale abbiamo chiesto…
Quando e perché nasce Fake?
Fake nasce da un’idea di Mariano Lamberti e Riccardo Pechini, autori dello spettacolo.
Mariano, regista dello spettacolo, mi raccontò all’inizio del 2022 di voler scrivere un testo che raccontasse la contrapposizione tra vero e falso, in tutti i campi della nostra vita, con particolare attenzione al mondo dello spettacolo e quello dei social media, che nella maggior parte dei casi ci portano a mostrare un’immagine contraffatta al resto del mondo, per essere accettati, benvoluti, amati. Siamo tutti drammaticamente alla ricerca di approvazione.
Giovanissimo debutti al cinema e in tv… se posso, una vittoria e un fallimento che ascolteremo durante Fake?
I fallimenti, se così vogliamo chiamarli, non finiscono mai.
Il più grande che ho vissuto è stato più di 10 anni fa. Una battuta d’arresto nella mia carriera che mi ha permesso però, nel corso degli anni successivi, di cambiare strada, ripartire da zero, viaggiando ed occupandomi di altro, per ritornare poi, lentamente, a fare il lavoro che amo, sul palco e davanti ad una macchina da presa. E questa per me è stata la vittoria più grande.
Quanto sono importanti le parole in uno spettacolo come Fake e quale il loro peso?
Le parole sono fondamentali in Fake, è uno spettacolo di un’ora e mezza denso di parole, concetti, dirette al pubblico con ironia, passione, anche violenza. Parliamo del tema dell’identità, di cosa voglia dire essere autentici all’interno di questa società, di come si sia snaturato nel corso del tempo il concetto di autenticità nell’uomo. Le parole hanno un peso tanto quanto i rapporti che si creano tra gli esseri umani, che possono fare davvero la differenza nella ricerca della verità. Essere veri o falsi, nella vita, dipende dal tipo di rapporti che cerchiamo.
Cosa c’è di marcio nel virtuale?…
Di marcio, nel virtuale, c’è l’ostentazione priva di contenuto di qualcosa e la mancanza di talento. Sicuramente c’è tanto altro ma queste sono le prime due cose che mi vengono in mente.
Il virtuale è pieno di Fake, tra il pubblico sicuramente molti fake, cosa vorresti dire loro…
Di solito non mi sento di fare di discorsi moralistici a nessuno, ci sono stati momenti e ci sono ancora momenti in cui mi sono sentito un fake. Quando questo succede cerco di ricordarmi che l’essere un fake normalmente non porta a nulla di buono. Che è meglio fare un passo indietro, e ricominciare in maniera autentica. Spesso la voglia di strafare mi porta a sembrare un fake. E allora mi dico sempre: Less is more!
C’ è un politico che vorresti vedere in prima fila al EcoTeatro il 17 febbraio?
Non nutro una grande simpatia per la categoria. Se scegliessi un politico per cui nutro stima sarebbe troppo facile. In caso contrario la lista è lunghissima. Forse Giorgia Meloni, ma non in prima fila, mi metterebbe un po’ d’ansia.
Dopo lo spettacolo Fake, Lorenzo Balducci cosa si porta a casa?
Un senso di fatica, fisica e mentale.
Chiaramente non è il servizio militare, è uno spettacolo, ma per la riuscita dello spettacolo è fondamentale darsi al 100%, e tornare a casa stanchi è la sensazione più bella. E poi ci sono le parole e gli sguardi del pubblico. Che restano nella testa, è il regalo più bello.
E il regalo più grande ce lo farà proprio Lorenzo, a teatro, grazie al suo…
FAKE
dal 17 al 19 febbraio 2023 – ECOTeatro
di Riccardo Pechini, Mariano Lamberti
regia Mariano Lamberti
con Lorenzo Balducci
sinossi
Fake prende di mira il mondo dello spettacolo e in particolar modo la picaresca vita degli attori, suddividendoli per categorie: gli onnipresenti, i raccomandati, i “cani”, i caratteristi a vita, i sopravvalutati e…
… e una bella curiosità, Fake sarà raccontato anche attraverso coreografie e musiche, nello stile dei musical di Broadway, scritte appositamente per lo show.
TiTo
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