Un canto intonato a più voci: intervista a Clara Sancricca

Sancricca

Il Teatro Elfo/Puccini dedica una PERSONALE CONTROCANTO COLLETTIVO compagnia teatrale nata nel 2011 come naturale proseguimento di un laboratorio avviato dalla regista Clara Sancricca, dal 7 al 12 marzo 2023.

Tre spettacoli, uno più interessante dell’altro; Sempre Domenica, Settanta Volte Sette e Salto di specie. Come sempre per saperne di più abbiamo contattato la regista Clara Sancricca.

Ciao Clara e grazie per aver accettato il mio invito.
Per chi non vi conoscesse chi è la compagnia Controcanto Collettivo e qual è la vostra poetica?

Controcanto è un collettivo teatrale dei Castelli Romani.

La nostra storia di affetto e di pratica teatrale condivisa è molto antica, di certo più della data ufficiale del 2011 che abbiamo scelto per individuare la possibile nascita della compagnia. Però in quell’anno abbiamo individuato con più precisione e consapevolezza la nostra forma, scegliendo di fare del nostro laboratorio – nel quale avevamo sviluppato negli anni una grammatica comune – un collettivo teatrale di nome Controcanto.

Ci chiamiamo Controcanto perché è una parola che coniuga l’aspetto politico con quello poetico. Ci chiamiamo anche Collettivo perché il nostro canto è intonato a più voci.

Ci piace portare in scena ciò che ci commuove e ci commuovono gli esseri umani quando sanno essere luminosi pur nella finitezza, nella mediocrità e nell’inadeguatezza dei loro strumenti.

Il Teatro Elfo/Puccini, che già vi ha ospitato, quest’anno vi dedica una personale. Partiamo con il primo dei tre spettacoli; Sempre Domenica.

Quando e perché nasce e per chi non lo avesse visto, cosa tratta o meglio cosa denuncia?

Sempre Domenica nasce nel 2014 e debutta nel 2016.

Nasce per raccontare il paradosso per cui nella percezione comune il lavoro è qualcosa di opprimente, ma di inevitabile e quasi connaturato all’essere umano, lo stesso paradosso per cui siamo disposti a concedere ai nostri bisogni, alla nostra felicità, non più che la settima parte del nostro tempo. Non vuole raccontare del disagio del lavoro che non c’è, ma di quando, al contrario, è la sua presenza a mangiare sogni, bisogni ed energie.

SEMPRE DOMENICA

7-8 marzo 2023 – Teatro Elfo/Puccini

sala BAUSCH

ideazione e regia Clara Sancricca

drammaturgia Controcanto Collettivo

con Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero, Giorgio Stefanori

Secondo spettacolo in scena; Settanta Volte Sette.

Stessa curiosità, quando e perché nasce e cosa racconta?

Settanta Volte Sette racconta la vita di due famiglie i cui destini s’incrociano tragicamente. Racconta della possibilità di concepire un avvicinamento all’altro anche quando l’altro è la causa del nostro dolore. E prova a raccontarlo in un tempo in cui ci sembra imperare una mitologia di segno diverso, che celebra il rancore e l’indifferenza come forza d’animo e sembra svilire come debolezza la compassione.

SETTANTA VOLTE SETTE

9-10 marzo 2023 – Teatro Elfo/Puccini

sala BAUSCH

drammaturgia originale Controcanto Collettivo

ideazione e regia Clara Sancricca

con Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella,

Emanuele Pilonero, Clara Sancricca

voce fuori campo Giorgio Stefanori

Terzo ed ultimo spettacolo; Salto di specie.

La domanda non cambia, quando e perché nasce e cosa racconta?

La relazione tra uomo e animale nella nostra porzione di mondo vive di un assoluto paradosso, la cui evidenza, sempre crescente, non riesce comunque ad attenuarlo: da tempo conosciamo, pratichiamo e coltiviamo un amore intenso, dedito e sincero per alcuni animali, così come – contemporaneamente – una spietata e indifferente crudeltà nei confronti di altri, nei confronti dei quali la possibilità di un’empatia si infrange contro le barriere dei nostri alibi culturali. Con Salto di Specie abbiamo voluto raccontare la possibilità di un superamento delle categorie che da secoli regolano e ostacolano il libero fluire della nostra compassione.

SALTO DI SPECIE

11-12 marzo 2023 – Teatro Elfo/Puccini

sala BAUSCH

drammaturgia Controcanto Collettivo

ideazione e regia Clara Sancricca

con Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero, Clara Sancricca

Oggi i Social aiutano molti artisti ad arrivare a più persone possibili. Posso sapere il tuo rapporto con questi mezzi di comunicazione?

Quello che ci piace del teatro è proprio la sua impossibilità ontologica di cedere alle nuove logiche, che lo rendono, a volte anche suo malgrado, un potentissimo canale di resistenza. Il suo obbligare alla compresenza fisica, al consumo di un tempo condiviso, ad una destinazione intima e ristretta, ne fanno un mezzo antieconomico e fuori del tempo, in cui è ancora implicata la primitiva presenza dei corpi, nella cui potenza e insostituibilità ci piace credere.

Chiudo con una domanda cattivella…

Tre spettacoli hanno un costo non solo economico ma anche di tempo (3 sere a teatro).

Quale dei tre (lo so ‘ogne scarrafone è bell’ a mamma soja’) non devo assolutamente perdere e perché?

La domanda non è cattiva, è anzi legittima; è, però, per me una domanda impossibile.

La metafora che tu stesso scegli è una metafora molto appropriata al nostro lavoro. Quella dei nostri spettacoli, così come dei nostri personaggi e dei loro universi, è una genesi in senso proprio, con un azzardo iniziale, una gestazione lunga e una consegna all’esterno, che non ne interrompe, tuttavia, l’accudimento. Quindi, come non si sa scegliere tra i figli, allo stesso modo non so farlo dei nostri spettacoli.

Se, però, dovessi suggerire a chi non ci conosce quale dei tre preferire come suo primo incontro con noi, probabilmente gli suggerirei di scegliere quello la cui tematica entra più in risonanza, oppure di seguire lo stesso ordine in cui sono venuti al mondo.

TiTo

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