“La ballata dell’essere umano” potrebbe essere il titolo di questo nuovo incontro tra Monica Conti e Molière, a conclusione di un ciclo di spettacoli (L’uomo la bestia e la virtù e Le Intellettuali) fondato sulla necessità di ripresentare testi classici passando attraverso il corpo dell’attore con allestimenti basati sull’energia e sulla dinamicità delle relazioni.
Un cast d’eccezione con Roberto Trifirò, che dopo aver interpretato negli scorsi anni il signor Paolino nel classico di Pirandello, e il poeta Trisottani ne Le Intellettuali, si misurerà con il personaggio di Alceste, accompagnato da Mauro Malinverno nel ruolo di Filinte, e Flaminia Cuzzoli nel ruolo di Célimène.
Il Misantropo è il proseguimento di un lavoro che non si basa sui fasti della messinscena, ma si concentra principalmente sul lavoro dell’attore in relazione ai temi del testo. Temi che in Molière, si possono ricondurre principalmente a una disperata – e allo stesso tempo comica, perché irraggiungibile – aspirazione all’armonia. Ne è un esempio il precedente lavoro su Le Intellettuali dove i personaggi sono considerati o rozzi o letterati, senza raggiungere mai un equilibrio tra le esigenze dello spirito e quelle del corpo.
Ne Il Misantropo invece o si decide di accettare il “Teatrino del Mondo”, accogliendone le ipocrisie e le stupidità, ma anche le calde relazioni umane, o si è fuori dai giochi, confinati a solitudine e autoemarginazione, in una ridicola e nevrotica rincorsa alla purezza. Per questo motivo Alceste non è un eroe tragico o romantico, ma tragicomico perché infelice, disorientato e violento. È uno spettatore passivo della vita, talmente scontento da rimanere immobilizzato a causa del suo avvilimento.
Assi portanti della ricerca registica e del lavoro attoriale sono l’indagine sugli stati d’animo -non in chiave psicologica ma tipologica-, le relazioni, le situazioni , i sotto-testi e la musica.
Già in Le Intellettuali musicalità e ritmo nei dialoghi hanno costituito materia d’indagine. Nel Misantropo prosegue questo lavoro, teso a dare rilievo al ritmo e al suono non come forme estetiche, ma come forme di espressione dell’inconscio.
IL MISANTROPO
di Molière
regia e adattamento di Monica Conti
con Stefano Braschi, Monica Conti, Flaminia Cuzzoli, Mauro Malinverno, Stefania Medri, Giuditta Mingucci, Antonio Giuseppe Peligra, Nicola Stravalaci, Roberto Trifirò
DOVE? Teatro Sala Fontana
QUANDO? dal 15 al 27 novembre ore 20,30 (sabato ore 16)
PREZZI: intero 19€, ridotto 14/9,5€
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