Un villaggio turistico in una località di mare. Un microcosmo in cui un gruppetto di villeggianti, tra un gioco e un altro, tra un ballo e un altro, tra un delirio e un altro parlano e straparlano. Un piccolo campione di umanità banale, impaurita e ansiosa di divertirsi.
Uno spaccato di media borghesia in vacanza, alla ricerca ansiosa dell’oblio. Al largo, immobile e incombente, è ancorata la Nave. Immaginiamo, intuiamo, sappiamo che è una nave carica di persone, ma non ne conosciamo la natura. Naufraghi? Semplici crocieristi? Migranti? Forse peggio. La Nave è una calamita, attira irresistibilmente sguardi, inquietudini, paure. Tra un frizzo e un lazzo l’occhio, i pensieri, i turbamenti cadono lì, sulla Nave ancorata al largo, ferma. Infine, dopo tanto giocare, ballare, parlare, arriva il momento della ‘piccola crociera’, un’escursione in mare, dove gli allegri e angosciati villeggianti, troveranno nuovi motivi di divertimento. Ma il mare è ‘sbagliato’: è mosso, molto mosso.
Chi è il naufrago? Sono ‘loro’? Siamo noi? È il mondo?
Essere a conoscenza che ‘di là del mare’ ci sono uomini, donne e bambini che portano un carico di dolore a noi solo vagamente immaginabile è questione quotidiana, sapere che a pochi chilometri da noi esistono esseri umani in costante pericolo e in forte affanno, non fa più notizia. Siamo diventati impermeabili alla sofferenza. Troppo presi dalle nostre vite, non ci accorgiamo che la tragedia è lì ad un passo da noi. Ci inventiamo mondi fatti di obbligatorio divertimento per crearci un oblio che ci permetta di non vedere poco più in là del nostro naso.
Un mondo fittizio, velo con cui coprire le nostre paure reso qui dal microcosmo di un villaggio turistico un non-luogo atemporale, dove è facile e ricercato il distacco dal quotidiano, dal vero, dal reale. Ma questo quotidiano, brutale ed irriverente sta là, proprio a pochi metri dalla costa, dove i villeggianti stanno trascorrendo le vacanze e costringe i personaggi a girare gli occhi, a domandarsi, ad avere dubbi e paure.
In un crescendo di amaro delirio, causato dal non poter più ignorare l’altro laggiù, ci si divincola in modo grottesco ed indelicato. Finché le sorti si accomunano e il presentimento di non essere al sicuro diventa palese verità. Chi naufraga, davvero?
KRONOTEATRO
Kronoteatro nasce ad Albenga nel dicembre del 2004, per volere di Tommaso Bianco, Alberto Costa, Vittorio Gerosa, Gabriele Lupo, Alex Nesti, Nicolò Puppo, Matteo Tonarelli e Maurizio Sguotti, tutti studenti del Liceo G. Bruno di Albenga partecipanti al laboratorio teatrale tenuto da Maurizio Sguotti.
La prima produzione Orfani_la nostra casa (debutto Napoli Teatro Festival 2008) è il primo capitolo del progetto FAMILIA_una trilogia, che con Pater Familias_dentro le mura (vincitore Fringe2Fringe Napoli Teatro Festival 2011, finalista Rete Critica 2012) e Hi Mummy_frutto del ventre tuo, (Primavera dei Teatri 2012) indaga i rapporti e gli scontri generazionali. La compagnia inizia un’altra trilogia, il Trittico della Resa, che indaga i meccanismi dell’esercizio del potere, progetto che si compone di Cannibali, (debutto Short Theatre festival 2015) Educazione Sentimentale (debutto Festival delle Colline Torinesi 2017) e Cicatrici, dal Tieste di Seneca (debutto 46° Biennale di Venezia). Le ultime produzioni di Kronoteatro sono il cabaret razzista Sporco Negro (vincitore dei Teatri del Sacro 2019) e Sangue del mio sangue, presentato in anteprima al festival Primavera dei Teatri di Castrovillari e che ha poi debuttato nel giugno 2019 al Festival di Asti. Nel 2021 inizia una collaborazione con la compagnia Maniaci d’Amore, che sfocerà nello spettacolo La Fabbrica degli Stronzi, che debutta nel settembre 2021 al festival Contemporanea di Prato.
Kronoteatro è riconosciuto, dal 2015, dal MIBACT come Impresa di produzione. All’attività di produzione, si affianca quella di formazione professionale: Kronoteatro, con il sostegno della Fondazione De Mari, organizza una serie di corsi e laboratori indirizzati alla compagnia e ai giovani del territorio ingauno, il Cantiere Albenga. Conduce inoltre una serie di laboratori nelle scuole primarie e secondarie di Albenga per il progetto Camaleonti sostenuto da Fondazione De Mari e Regione Liguria. In collaborazione con Yepp Albenga cura un laboratorio di teatro dedicato ai giovani del territorio e, grazie al supporto del Comune di Albenga, cura anche un laboratorio dedicato agli utenti del centro Anffas di Albenga chiamato Riconoscere e rielaborare le emozioni.
Kronoteatro è inoltre organizzatore di eventi. La Kronostagione, nella stagione 2019/20, è alla sua tredicesima edizione e dodici edizioni del festival Terreni Creativi, vincitore del Premio Rete Critica 2017 come “Miglior progetto di comunicazione” e del Premio Garrone 2016 e candidato. Nel 2022 la compagnia vince il Premio Ubu nella categoria “Miglior curatela / organizzazione”.
Il nucleo di Kronoteatro è costituito da Maurizio Sguotti, Alex Nesti e Tommaso Bianco. A collaborare sono la drammaturga Fiammetta Carena, la scenografa Francesca Marsella, la coreografa Nicoletta Bernardini, il compositore Enzo Monteverde, il musicista Manu Dj, il fotografo e grafico Nicolò Puppo, il fotografo Luca Del Pia, il video maker Gabriele Lupo, il video animatore Fabio Ramiro Rossin, il light designer Amerigo Anfossi e lo scultore Christian Zucconi.
IN CROCIERA
di Fiammetta Carena
regia Maurizio Sguotti
con Tommaso Bianco, Viola Lo Gioco, Consuelo Barilari, Maurizio Sguotti e Filippo Tampieri
DOVE? Teatro PimOff
QUANDO? 2 e 3 febbraio alle 19.30
PREZZI: Intero 18 €; ridotto 12 € (online su Vivaticket, over 60); ridotto 10 € (under 30, gruppi da 5 persone)
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