Rimbamband show, uno spettacolo spettacolare

rimbamband show

Rimbamband Show” in una parola? Wow! L’unico difetto è l’essere stato in scena al Teatro Manzoni soltanto due giorni, accolto da un pubblico entusiasta e caloroso, a dispetto dello sciopero dei mezzi e del meteo instabile. Scrosci di applausi e sonore risate accompagnano l’intera serata all’insegna del divertimento e del talento musicale.

Raffaello Tullo (autore, voce e percussionista), Renato Ciardo (batterista), Vittorio Bruno (contrabbassista), Nicolò Pantaleo (sassofonista) e Francesco Pagliarulo (pianista): ecco i componenti della band, i “Rimba” che di “rimba” hanno però soltanto la parte giocosa e scherzosa con cui si divertono tra loro e fanno divertire anche il pubblico.

Ciò che innanzi tutto sorprende e lascia a bocca aperta è infatti il talento dei musicisti, in grado di passare da canzoni e motivetti popolari a pezzi virtuosistici in modo disinvolto e naturale, mostrando una competenza musicale al di fuori del comune. Le canzoni e i brani di grandi della musica come Buscaglione, Carosone e Gaber rivivono con brio e allegria attraverso le rielaborazioni della Rimbamband, che non solo le eseguono in maniera impeccabile ma con fantasia e intelligenza propongono al pubblico varianti tecnicamente non semplici ma di sicuro impatto e successo. Un esempio per tutti: lo scambio in corsa degli strumenti tra i vari musicisti, rapidi, precisi e versatili nel proseguire il brano musicale nonostante i tempi concitati e la variazione improvvisa dello strumento. Un piacere per le orecchie ma pure per gli occhi e per l’anima!

Questa considerazione nasce anche dal fatto che oltre alle difficoltà intrinseche all’esecuzione musicale, lo show si arricchisce di tante gag in cui i componenti della Rimbamband sfoggiano doti attoriali e cabarettistiche. Il giovane sassofonista nostalgico della banda di paese, il laconico e “bravissimo!” pianista dai capelli rossi, l’eccentrico e stranito contrabbassista detto “Caparezza” creano simpatici controscena e spunti comici, ma sono in particolare il forbito capo della band Raffaello Turro e il caustico batterista barese Renato Ciardo a reggere la struttura dello “show varietà”: i loro battibecchi sulla scena diventano il pretesto per coreografie, parti di mimo, passi di tip tap, imitazioni, copie dei pupi siciliani, sequenze di movimenti al contrario, sketch in grammelot di diverse lingue straniere e tanti altri giochi teatrali in cui spesso viene coinvolto anche il pubblico.
La scelta di una scenografia semplice, ispirata ai fumetti sui gangster degli anni Trenta, impostata su un sobrio e pulito bianco e nero ripreso anche dai costumi dei musicisti, dà ancora più risalto a ciò che accade sulla scena e soprattutto in sala, dove travolti dal mix esplosivo della buona musica e della comicità i musicisti e gli spettatori si ritrovano in nuovi spazi a seconda del gioco e del brano musicale proposto.

I “suonattori” riescono infatti nell’impresa di incantare il pubblico con leggerezza e maestria suscitando risate al ritmo di pezzi di bravura e sospendono il tempo in una dimensione spensierata in cui ciascuno possa “ritrovare il proprio fanciullo perduto”. E lo sforzo della Rimbamband è ripagato da quelle magie che accadono ogni tanto in teatro: lunedì sera, infatti, durante uno dei momenti di interazione con gli spettatori viene scoperto tra il pubblico Tony Dallara, l’autore della canzone “Come prima”, che durante lo show è uno dei tormentoni proposti dal batterista Ciardo a cui inutilmente cerca di opporsi il capo della band. L’incontro tra gli artisti presenta l’occasione di autentici momenti di divertimento e “chiacchiere informali”, che hanno conferito allo spettacolo un valore aggiunto e hanno reso la serata veramente unica e speciale.

Beatrice Marzorati

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