Recensione: “Va’ Gina”

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Gina e Gina scatenate sul palco del Teatro della Cooperativa regalano al pubblico un’ora intensa di sane risate grazie a uno spettacolo che riesce a mescolare la sua leggerezza a temi e ostacoli da superare al più presto.

Loro sono Luisa Bigiarini e Federica D’Angelo e con lo spettacolo “Va’ Gina” mettono al centro della scena l’organo sessuale femminile e tutto l’universo che le ruota intorno. Non sono certo le prime a farlo, senza arrivare a Franca Rame, in tempi più recenti ci viene in mente Alessandra Faiella. Il rischio di ripetersi è presente ma le due attrici sono bravissime ad evitarlo grazie al loro stile originale che presenta lo spettacolo come un corso che offre al pubblico i mezzi per diventare donne perfette. Ma cosa significa essere donna oggi?

Federica e Luisa lo raccontano partendo dall’associazione leader delle donne moderne, la F.I.C.A (Federazione Italiana Casalinghe Amanti), da qui è un climax di allegria che coinvolge tutto il pubblico senza distinzioni tra donne e uomini, coi secondi che magari prendono anche qualche appunto per aggiornarsi sulla materia. Con il sorriso si punta giustamente il dito contro il patriarcato per nulla superato nel nostro paese, un’organizzazione presenta come la Spectre di 007 (o come la mafia) capace di indirizzare il pensiero coi suoi tentacoli. Il tutto per evitare che le donne seguano l’unica vera e giusta regola “Non farsi dire da nessuno cosa fare e chi farsi”.

Le attrici raccontano la propria generazione che vuole essere libera di fare sesso con chi desidera ma al tempo stesso sogna che tutto sia mosso prima di tutto dal sentimento. L’obbligo di essere in forma, l’ansia del primo appuntamento, i dogmi imposti per non risultare una ragazza facile. Alcuni spunti come quello sulla vagina rimovibile che può essere lasciata a casa quando non serve appaiono decisamente brillanti così come piacevoli gli sketch in platea. Luisa Bigiarini si concentra più sulla parte narrativa mentre Federica D’Angelo agisce da mina vagante, ma basta poco per invertire i ruoli, l’affiatamento è quello giusto e questo rende la pièce ancora più reale. Taglienti al punto giusto Luisa e Federica coi loro piccoli e profondi sfoghi conquistano gli applausi e la complicità della spettatore.

Ivan Filannino

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