Una locandina che sembra non raccontare nulla dello spettacolo in realtà ne raccoglie perfettamente l’essenza. Un Massimiliano Bruno gigantesco sovrasta una moltitudine di piccoli attori presentandoli al pubblico. Ecco il succo de Lo stato delle cose, lo spettacolo con cui il regista, autore e attore torna al Parioli di Roma dopo 23 anni (aveva calcato questo stesso palco con Paola Cortellesi in Ancora un attimo), in scena dal 3 al 21 maggio. Due decenni di appunti del Bruno lettore, autore e attore trasformati in una folla di cantastorie di una umanità complessa, variegata e originalmente problematica. Tre settimane di spettacoli con tre cast diversi per raccontare ogni settimana una dozzina di storie differenti, per svuotare un quaderno davvero pieno di appunti. Fil rouge di tutto, delle grandi risate di cui Bruno è un artista, con degli angoli di riflessione e serietà come parentesi tra una battuta e l’altra.
Lo spettacolo si apre per altro con un’immagine che sembra arrivare diretta dal passato, nei giorni dello sciopero degli sceneggiatori statunitensi. Bruno affiancato da una autrice riflette sui testi per un nuovo show, sovrastato da un libreria colma di giganteschi volumi. Qualcosa di molto diverso dalle miniroom dove autori non pagati (o comunque poco pagati) sfornano nuove idee per Netflix, Prime e altri. Inizia così questa antologia di storie che promette di evitare ciò di cui parlano tutti, anche se poi parla di sesso, immigrazione, amori finiti e tanto sport. Una apparente banalità, che man mano che le due ore scorrono veloci, si rivela essere una trama intessuta di continui cambi di tono, dal divertente al drammatico e ritorno. Con scenografia e musiche che lasciano la parte da protagonista alle parole, alle storie di una umanità a volte entusiasta e altre volte dolente, nelle quali la sfida è scovare il livello di racconto sotto la superficie. In un fiorire di battute, alcune delle quali anche autoironiche, Bruno mette in scena una sorta di metateatro o metaBruno se vogliamo rendere al meglio l’idea, perché il testo si immerge a piene mani nella vita stessa dell’autore e in qualche modo anche in quella del pubblico: tutti nella serata pensano almeno una volta “ah sì, quanto è vero, è capitato anche a me!”
È così che un apparente svilimento della narrazione è in realtà una somma di diversi livelli di racconto che rendono lo spettacolo più complesso di quanto a primo sguardo non sembri. In epidermide, le vicende molto terrene dei 12 protagonisti farcite di battute a tratti amicanti, altri acide, alcune volte spudoratamente oneste. Leggermente sotto, troviamo piccole perle di sapida ironia romana che l’autore sparge qua e là. E ancora più nel profondo dell’intreccio, un allenamento costante dello spettatore a non farsi mai imbrogliare dall’apparenza di un abito di scena o di un tono di voce, perché queste storie ti prendono per mano placidamente, per poi sterzare all’improvviso e trascinarti senza preavviso da una risata a un una lacrima e viceversa.
E se è vero che ridere fa bene alla vita, si potrebbe pensare di assistere ad uno spettacolo per ogni settimana di programmazione al Parioli, per viaggiare in tutte le dozzine storie che Bruno mette in scena assieme ad una trentina di attori e portarsi così a casa la propria divertente, empatica, ma comunque riflessiva scala reale di cantastorie.
Lo stato delle cose scritto, diretto e interpretato da Massimiliano Bruno
scenografia Alessandro Chiti, luci Salvatore Faraso, costumi Valentina Stefani
coordinatrice Susan El Sawi, musiche originali Roberto Lobbe Procaccini
aiuto regia Sara Baccarini
assistenti alla regia Lorenza Molina, Roberta Pompili, Paolo Sebastiani
produttore esecutivo Enzo Gentile, produzione il Parioli
con:
3 – 7 Maggio Massimiliano Bruno, Giulia Napoli, Lara Balbo, Matteo Milani, Anna Malvaso, Giorgia Remediani, Daniele Locci, Francesco Mastroianni, Giulia Cavallo, Daniele Di Martino, Filippo Macchiusi, Cristina Chinaglia
8 – 14 Maggio Massimiliano Bruno, Malvina Ruggiano, Martina Zuccarello, Alessia Capua, Niccolò Felici, Federico Capponi, Francesco Mastroianni, Kabir Tavani, Francesca De Cupis, Sofia Ferrero, Giorgio Petrotta, Giulia Fiume
15 – 21 Maggio Massimiliano Bruno, Sara Baccarini, Tiziano Caputo, Agnese Fallongo, Giuseppe Ragone, Rosario Petix, Chiara Tron, Daniele Trombetti, Germana Cifani, Federico Galante, Clarissa Curulli, Liliana Fiorelli.
Teatro il Parioli
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