“Esperimento” è un termine che si adatta benissimo a “Gl’innamorati – Il musicarello”, ma non inteso come il sinonimo “tentativo” bensì nel suo significato scientifico. Il regista e autore Pietro De Pascalis ha preso un grande classico della commedia come “Gl’innamorati” di Goldoni e lo ha unito a un genere come il musicarello che spopolò nelle televisioni italiane degli anni ’60 ottenendo come risultato uno spettacolo di ottima fattura capace di conservare perfettamente al suo interno le caratteristiche delle due basi genitrici senza snaturarle.
Il mezzo che permette a tale magia di compiersi si chiama metateatro, strumento che De Pascalis ha saputo usare, come meglio non avrebbe potuto, per raccontare la storia di una compagnia teatrale precaria costretta ad esibirsi solo di lunedì quando le grandi produzioni riposano utilizzando le scenografie già installate sul palco. Tra i membri di questa compagnia allo sbaraglio anche due giovani innamorati che si trovano a loro modo coinvolti in una storia molto simile a quella di Eugenio e Fulgenzio, protagonisti della commedia goldoniana.
Lo spettacolo è un inno al canto e a tutte le emozioni che sprigiona, oltre a omaggiare i grandi classici della musica italiana con brani che vanno da “Dieci ragazze” di Lucio Battisti a “Uno su mille” di Gianni Morandi, da “Maledetta primavera” di Loretta Goggi a “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri.
Un cast numeroso e ben assortito, ottimo nella parte recitata (con una nota di merito per Gaetano Callegaro e il suo milanese) e capace di ben figurare anche quando si tratta di cantare. Rendono benissimo le scene corali e non si può non sottolineare il continuo entrare e uscire dall’opera di Goldoni passando dal testo settecentesco alla vita della compagnia teatrale. Tutti gli attori tirano fuori il meglio dai loro doppi personaggi per arrivare a un finale che si distacca dalla conclusione di Goldoni rendendo così la storia decisamente originale. Due ore di vero intrattenimento teatrale in cui la leggerezza della commedia originale viene arricchita dal lato musicale creando una formula coinvolgente e vivace che fa uscire dalla sala col sorriso.
Ivan Filannino
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