Piccolo Teatro Grassi: “Finale di partita”

finale di partita
foto Manuela Giusto

Glauco Mauri e Roberto Sturno, diretti da Andrea Baracco, tornano a Beckett con Finale di partita, testo cardine e paradigmatico del Novecento, in scena al Piccolo Teatro Grassi, dal 23 ottobre al 4 novembre.
Lo spettacolo è parte del Progetto Beckett- Kurtág, in collaborazione con il Teatro alla Scala e il  Festival Milano Musica.

Una stanza-rifugio post-atomico, nuda, senza mobili, dove la luce penetra grigiastra, e dove, come in una pseudopartita a scacchi, si muovono i suoi personaggi: Hamm, cieco e su una sedia a rotelle; i suoi genitori, Nagg e Nell, senza gambe e chiusi in due contenitori per la spazzatura; il suo servitore, Clov, che non può sedersi mai. Hamm e Clov per sopravvivere hanno bisogno l’uno dell’altro: solo Clov può dar da mangiare ad Ham, e solo Ham possiede le chiavi della dispensa.
Scritto da Beckett nel 1956, Finale di partita andò in scena, in francese, in prima mondiale, al Royal Court di Londra nell’aprile del 1957 insieme all’atto unico Atto senza parole, e poi, nello stesso mese e con la stessa Compagnia, a Parigi allo Studio des Champs-Élisées. In Italia fu messo in scena per la prima volta l’anno successivo da Andrea Camilleri. Come in molti suoi lavori Beckett, Premio Nobel per la Letteratura del 1969, in Finale di partita offre un ritratto della condizione umana segnata dalla sofferenza e dall’assurdità dell’ “essere”, dei limiti e delle possibilità della libertà individuale, della solitudine di ciascuno di fronte al mondo.

FINALE DI PARTITA
di Samuel Beckett
regia Andrea Baracco
con Glauco Mauri e Roberto Sturno
e con Marcella Favilla, Mauro Mandolini

DOVE? Piccolo Teatro Grassi

QUANDO? dal 23 ottobre al 4 novembre (martedì, giovedì e sabato, ore 19.30; mercoledì e venerdì, ore 20.30; domenica, ore 16. Lunedì riposo)

PREZZI: platea 33€, galleria 26€

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