“Per amore dell’Amore”: 5 domande a Caroline Pagani

pagani

Al Teatro Frano Parenti martedì 14 maggio, in scena fino al 19 maggio 2024, debutta Per amore dell’Amore. Herbert Pagani: Musica, Poesia, Arti visive, spettacolo teatrale, musicale e multimediale, di e con Caroline Pagani, dedicato a Herbert Pagani, diretta da Giuseppe Marini e accompagnata al pianoforte da Giuseppe Di Benedetto.

Per amore dell’Amore Herbert Pagani: Musica, Poesia, Arti visive, racconta il poliedrico fratello di Caroline, il cantapittore, che cantava con la penna e disegnava con la voce e che faceva danzare insieme musica, prosa, poesia, canzone, radio, scenografia, scultura, pittura e teatro.

Nello spettacolo si evoca l’Amore, in tutte le sue forme, si parla di pace, di bellezza, di arte. Herbert Pagani è stato un artista multiforme, geniale, profetico: aveva previsto pandemie, guerre, cambiamento climatico. È stato scultore, pittore, disk jockey, cantautore, e pacifista, È stato premiato a Milano con l’Ambrogino d’oro per la sua poliedrica attività, per il suo impegno civile, per l’attivismo ecologico e pacifista. Forte e chiara l’idea che ci ha lasciato. Un messaggio di umanità, fratellanza, amicizia, semplice e diretto. L’amore come unico mezzo-arma per il riscatto, la lotta, la sopravvivenza delle idee che danno dignità e senso alla nostra vita.

Per saperne di più ho fatto le mie 5 domande a Caroline Pagani per sapere…

… quando e perché decidi di raccontare in scena la vita di tuo fratello, ma soprattutto ti va di presentarcelo? per chi non avesse fatto in tempo a conoscerlo artisticamente.

L’avevo deciso tanti anni fa, mi sono messa a studiare e a scrivere il testo che avevo in mente da tempo sull’opera di mio fratello Herbert, durante il confinamento. Ma questo progetto era in incubazione e mi lavorava dentro da moltissimi anni.

In realtà non è tanto un racconto sulla sua vita, quanto un ritratto a 360 gradi, non tanto dell’artista in sé, piuttosto della sua opera, un viaggio che ripercorre tutta la sua produzione artistica, dalla canzone (scriveva testi per Giorgio Gaber), alla pittura, alla scenografia (realizzava lui stesso le scene dei suoi concerti), alla radio, all’arte fatta con il riciclo. Non si tratta di un ‘biopic’, ma della condivisione di musica, di canzoni, di testi, di poesie, di opere d’arte della produzione creativa e intellettuale di un artista che aveva qualcosa da dire, di intelligente, di poetico, di sensato, sul nostro pianeta, sul mondo dello show business, su un uso indiscriminato della tecnologia, sulla solitudine nelle grandi città, sulle vocazioni, sulla manualità, sulle sofferenze e le gioie dell’amore, declinato in tutte le sue forme. Aveva qualcosa da dire in un periodo in cui la canzone era considerata soprattutto mero intrattenimento, lui ha importato in Italia la “chanson”: la canzone che pensa, che parla, che fa riflettere, che risolve uno stato d’animo, che aiuta a vivere.

Invece cosa vedremo in scena al Teatro Franco Parenti grazie allo spettacolo Per amore dell’Amore. Herbert Pagani: Musica, Poesia, Arti visive?

In scena si vedrà e si vivrà un concerto, uno spettacolo musicale con canzoni d’autore per pianoforte, uno spettacolo teatrale, variegato e anche allegro, con momenti brillanti, momenti poetici, momenti di narrazione e momenti di interpretazione… Si vedrà qualche brandello di Libia quando era una colonia italiana, lo studio atelier d’artista dove costruiva città di legno con materiali di scarto trovati sulle spiagge e nelle discariche. E una mostra d’arte virtuale con tante belle opere colorate, disegni, dipinti, sculture, assemblages, scenografie.

“Il viaggio migliora la mente in modo meraviglioso ed elimina i nostri pregiudizi”.

Queste le parole di Oscar Wilde.

Quant’è importate uno spettacolo/viaggio come Per amore dell’Amore dove l’arte e la bellezza sono le protagoniste?

È importante perché, la scelta, l’uso, la combinazione delle PAROLE e dei suoni è importante, perché noi siamo anche il nostro linguaggio, le parole che usiamo, il modo in cui ci esprimiamo e comunichiamo. Perché la poesia aiuta a sopportare le brutture dell’esistenza; in questo momento storico ce n’è tanto bisogno. È importante perché tratta temi che ci riguardano tutti, perché l’arte aiuta a vedere le cose e il nostro mondo da prospettive diverse, amplia gli orizzonti, aiuta a creare ponti, a eliminare la paura dell’altro, del ‘diverso’, a riconoscerci come parte di un tutto organico e interconnesso.

Il 14 maggio, tra il pubblico del Teatro Franco Parenti, dovesse esserci un Herbert, cosa vorresti che si portasse a casa dopo la visione dello spettacolo Per amore dell’Amore?

Magari…!

Mi piacerebbe che chi assista allo spettacolo non si annoi, che si diverta, che gioisca, che gli venga voglia di cantare e che rifletta, che vada a casa con la voglia di scoprire questa discografia, di ascoltare queste canzoni, le loro parole, e con una maggiore attenzione e sensibilità alle tematiche trattate nello spettacolo… Soprattutto mi piacerebbe che si portasse a casa delle emozioni, delle belle emozioni, quelle che ti fanno sentire parte di un tutto, come dopo aver trascorso una serata con un amico, con una persona cara, che ti vuole bene e a cui vuoi bene, e che danno senso alla nostra vita.

Recensire uno spettacolo così personale come Per amore dell’Amore. Herbert Pagani: Musica, Poesia, Arti visive è sempre difficile.

A te cosa piacerebbe leggere in una recensione di Per amore dell’Amore e cosa ti darebbe più fastidio?

In realtà non vi è molto di personale in questo spettacolo, un po’ per riserbo e pudore, per un’innata timidezza nella vita, sia mia, sia di Herbert, che per fortuna in scena si trasforma. Io Caroline e io attrice qui sono solo e soprattutto un tramite per raccontare, agire, interpretare, mostrare e far rivivere alcuni bei momenti di musica e canzone d’autore, per sentire della poesia, per far condividere alcuni momenti d’oro della radiofonia, per mostrare che cosa si possa realizzare con dei rifiuti, e per parlare e condividere tematiche che ci riguardano tutti: il nostro pianeta e il nostro sé più profondo, cambiamenti climatici, pandemie, guerre, riciclo, in una forma poetica. E si parla anche d’amore, dell’amore per i figli, dell’amore fra chi si sceglie, fra amici, fra amanti, dell’amore per gli animali, per le vocazioni, per i mestieri, per le città che si vivono.

Che cosa mi darebbe fastidio preferirei non pensarci e non saperlo. Io credo di aver fatto un buon e bel lavoro, ci ho lavorato molto e a lungo, spesso confrontandomi e parlandone con artisti, estimatori, addetti ai lavori e non, credo che non sia affatto un lavoro inutile, penso che possa piacere a molti, anche a chi non ha conosciuto Pagani o ciò che ha creato, cantato e scritto.

Dopo le parole di Caroline Pagani siete pronti per un indimenticabile viaggio che ripercorre tutta la vita di un artista dalla forte personalità poliedrica qual era Herbert Pagani? Allora andate a teatro, quando?

Dal 14 al 19 maggio 2024
Teatro Franco Parenti

PER AMORE DELL’AMORE
HERBERT PAGANI: MUSICA, POESIA, ARTI VISIVE
di e con Caroline Pagani
pianoforte Giuseppe Di Benedetto
regia Giuseppe Marini

Buona serata!

TiTo

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