Sul finire dell’estate 2023 vi portiamo al fresco e per la prima volta ci trasferiamo a Trento, più precisamente a Montevaccino grazie al neo Festival MonTeatrArte che dal 25 al 27 agosto porterà spettacoli, interventi artistici e attività culturali tra le comunità locali, un’iniziativa nata grazie all’incontro tra Giulio Macrì e l’associazione culturale Spazio Piera.
Un fine settimana a sfondo culturale; tre spettacoli teatrali, tre interventi artistici realizzati negli spazi del paese, due visite guidate, un intervento artistico partecipativo, uno spettacolo per i più piccoli e due concerti dal vivo.
Per saperne di più abbiamo contattato Giulio Macrì al quale abbiamo chiesto quando e perché nasce il Festival MonTeatrArte?
L’idea del festival MonTeatrArte nasce in parte da un profondo amore per il territorio in cui vivo, Montevaccino, situato sul monte Calisio nei pressi di Trento, e in parte a causa della crisi che l’arte sta vivendo in Italia, con la conseguente necessità di creare opportunità per i giovani artisti e le giovani compagnie teatrali esordienti, come me.
Questa aspirazione ha trovato un terreno fertile e propositivo grazie all’incontro con Micol Grazioli, anche lei artista originaria di Montevaccino, avvenuto questa primavera. Micol, da subito molto entusiasta, ha messo a disposizione la sua associazione culturale, Spazio PierA, dove ho conosciuto Stefania Segatta e Valentina Casalini, con le quali abbiamo saputo dare concretezza a questo grande sogno.
Cosa significa dirigere un Festival come MonTeatrArte per una giovane realtà come la Vostra?
Questa prima edizione di MonTeatrArte è per noi una continua scoperta e un costante apprendimento, sia dal punto di vista organizzativo che artistico. È la prima volta che ognuno di noi si confronta con la responsabilità di un evento artistico di tale portata.
Certamente non possiamo dire che organizzare un evento sia semplice. Ogni giorno si presenta una nuova sfida e le complicazioni sono sempre dietro l’angolo. Nonostante ciò, siamo fortemente spinti dalla motivazione che quello che stiamo creando in questo paesino di cinquecento abitanti nelle prossimità di Trento avrà un valore e una bellezza inestimabili.
Qual è il claim di questa prima edizione e perché lo hai scelto?
Per la prima edizione di MonTeatrArte abbiamo scelto il titolo RISALITE, una riflessione aperta sul tema dell’identità. Questo tema nasce dalla volontà di ritrovarsi, capirsi in quanto individui, comunità, territorio. Il festival compie un’inchiesta all’identità attraverso opere artistiche, sia teatrali che visive. Un invito a chiedere e chiedersi cosa sia l’identità; personale e sociale, o di genere e sessuale, ma anche identità territoriale e storica locale.
“Risalire un corso d’acqua, risalire nel tempo e lo spazio, contro corrente. Risalire per capire da cosa deriviamo e da cosa derivare.
Tornare indietro e nel profondo, ricostruire l’origine, andare a ritroso, cercare le proprie radici, scoprendo qualcosa di nuovo, di inaspettato, per evitare di ritrovarci lì, alla deriva”.
Abbiamo scelto questa tematica perché da subito abbiamo creduto fosse il passo fondamentale per conoscerci, farci conoscere e incontrare chi ancora non conosciamo.
Quali difficoltà hai incontrato nell’organizzare un Festival come MonTeatrArte?
Una delle più grandi difficoltà che abbiamo incontrato è stata la burocrazia italiana. La quantità di carte che abbiamo letto, analizzato e firmato è stata da capogiro. Inoltre, nostra prerogativa fondamentale sin dall’inizio è retribuire il lavoro artistico e creativo, seppur giovane ed esordiente. Questa forse la sfida più grande: cercare qualcuno che credesse in noi, bussare a tutte le porte, trovare i fondi e i sostenitori.
Perciò io e tutta Spazio PierA vogliamo ringraziare per il supporto economico Fondazione Caritro, Reteklima SRL, Circostrizione n.06 Argentario, alla partnership di Circolo Comunitario di Montevaccino, Associazione Afroditelo, Associazione Il Funambolo, Argento Vivo, 9c Teatro e agli sponsor MASO MARTIS e Pizzeria Bosco Incantato, che hanno saputo intravedere nelle nostre parole un barlume di bellezza.
Tre giornate/serate, possiamo dare un’idea a chi legge come saranno articolate, ma soprattutto chi le animerà?
Chi?! Tanti, tanti giovani artisti e attori esordienti provenienti dal territorio trentino, e da tutto il panorama nazionale e internazionale. Gli artisti visivi creeranno installazioni inedite site specific in risonanza al territorio, mentre gli attori porteranno spettacoli scritti, diretti e interpretati da loro stessi.
Ad aprire la prima serata, il 25 agosto, sarà la voce di Federica Copetti, cantautrice friulana. Alle 21:00 seguirà lo spettacolo A-Mar, come una formica in una terra di elefanti scritto da me, dove n scena ci sarò io, Giulio Macrì, e Sarà Pagani. “A-Mar” è la storia di una famiglia, è il racconto di una presa di coscienza, di un tentativo di comprensione. Uno spettacolo che vuole sviscerare il tema della disforia di genere attraverso gli occhi di una madre e di un padre.
Il giorno seguente, 26 agosto alle 15.30, la giornata prenderà vita con un laboratorio artistico guidato dall’artista francese Mahatsanga Le Dantec che esplorerà la flora del territorio. A seguire, lo spettacolo Ornella di e con Gaia Amico, attrice fidentina che porterà un progetto autobiografico che ripercorre la vita della zia Ornella durante gli Anni di Piombo; la storia di una giovane adulta alla ricerca del proprio senso esistenziale. Alle 21:00 gli artisti visivi Guido Ravanelli (anche lui di Montevaccino), Giulio Boccardi e Mahatsanga Le Dantec accompagneranno invece i partecipanti in una visita guidata notturna per scoprire le loro opere site specific al chiarore di luna.
Domenica 27 agosto, giornata conclusiva di MonTeatrArte, si aprirà con un momento dedicato ai ragazzi e ragazze. Alla biblioteca “Castello di Carta” di Montevaccino verrà messo in scena lo spettacolo Dino e la famosa invasione di e con Alberto Fornasati e Jesai Fiabane alla chitarra. La sera, dopo una lettura tormentata e dubbiosa, un inno alla frammentazione e dispersione dell’identità di Francesca Carrain e Elisa Cheli, Pratiche di volo, verrà messo in scena lo spettacolo Quasi come Elizabeth Taylor di e con Alberto Viscardi, che porterà sul palco la propria storia, un ragazzo confuso alla ricerca della propria identità, in un one man show autobiografico, esilarante e profondo. Chiuderà MonTeatrArare il concerto della band Amarena di Rovereto, durante cui verrà proiettato un percorso fotografico dedicato al panorama del Monte Calisio e al territorio rurale del paese di Montevaccino.
Cosa vorresti che si portasse a casa lo spettatore di MonTeatrArte a fine serata?
Sicuramente un nuovo approccio verso il teatro e l’arte.
A prescindere dagli spettacoli, l’obiettivo è fondere pubblico e artisti, mostrando che l’arte di qualità non si trova solo nei musei o nei teatroni; la puoi trovare per strada, nel campo di grano che sta fuori casa tua, o in un teatrino costruito in piazza con qualche sedia sgangherata. Portare l’arte dove ancora non è mai arrivata e avvicinare un pubblico nuovo. Per questo ci saranno gli incontri tra pubblico e attori e le visite guidate degli artisti. Allo stesso modo portare gli artisti lontani dalle città e mostrare loro un territorio ricco di tradizioni, cultura e genuinità.
Tu a fine festival cosa vorresti portarti a casa?
A fine festival non mi porterò a casa nulla.
Spesso mi chiedo il perché mi sono imbarcato per questo viaggio. Non avrò nulla, di concreto, da portarmi. Probabilmente nemmeno la shopper. Niente, se non il ricordo dell’evento.
Quello che voglio è viverlo in quel momento, vedere la gente incontrarsi, ridere, parlare, ballare; voglio vedere la gente guardare gli spettacoli, guardare le montagne e camminare per il mio paese, vederli discutere di arte e teatro ed emozionarsi durante le performance. È questo quello che voglio. Vivere la gente che vive questa festa che aspira ad essere un inno alla bellezza.
Troppo smielato! Purtroppo, è così.
Noi di MilanoTeatri sosteniamo da tempo le giovani realtà e per questo motivo vi invitiamo, assieme a Giulio, di andare a Montevaccino.
Per tutti gli aggiornamenti seguite la neo pagina Instagram: MonTeatrArte
Tutti gli eventi sono ad entrata libera, consigliata la prenotazione per numero posti limitato: monteatrarte@gmail.com
Messaggio o Whatsapp: 339 1117618
Tito
Leave a Reply