Dopo “Amleto” Corrado d’Elia e la Compagnia Teatro Libero tornano sul palco del Litta con un altro grande classico di William Shakespeare.
È un Otello gotico quello messo in scena dal direttore artistico del Teatro Libero, dark come i lunghi cappotti in pelle che indossano tutti i personaggi tranne Emilia e Desdemona, la moglie del moro che sboccia nel finale mostrando al pubblico tutto il dramma dell’uxoricidio. Un cast in grande spolvero con Alessandro Castellucci nei panni di Otello, bravo a colpire col passaggio dall’amore alla gelosia distruttiva, e Corrado d’Elia che interpreta uno Iago più che mai subdolo e manipolatore, ma che riesce comunque a conquistare qualche simpatia grazie al suo sarcasmo.
Gotica anche la scenografia, un ambiente cupo, luci soffuse, candele e musiche che accompagnano perfettamente la storia. A contrastare quest’atmosfera buia c’è l’acqua con il palco del Teatro Litta che ospita i canali di Venezia e il mare di Cipro, ma si tratta di acqua aggressiva che schizza e fa rumore, agitata come gli animi dei protagonisti.
Uno spettacolo forte e ricco di energia per un testo che continua tutt’ora ad avere spunti di riflessione più che mai attuali.
Ivan Filannino
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