Dal 6 al 12 maggio 2024, al Teatro Filodrammatici di Milano torna la bella stagione: una primavera arcobaleno accende la undicesima edizione di LECITE VISIONI, il Festival LGBTQIA+ dedicato al teatro lgbtqia+, promosso e organizzato dal Teatro Filodrammatici di Milano, con la direzione artistica dell’attore e regista Michele Di Giacomo.
Lecite Visioni 2024 si presenta con un programma sempre più ricco e maggiormente attento al territorio, per raccontare storie di vita, momenti, esperienze, battaglie lgbtqia+.
Spettacoli di prosa, danza, performance realizzati da compagnie italiane e internazionali, oltre a laboratori, percorsi partecipati, mostre e incontri costruiti in relazione con realtà che condividono l’impegno all’affermazione dei diritti e delle battaglie lgbtq, saranno gli ingredienti di questo nuovo appuntamento che ruoterà attorno al tema AMORE.
“L’amore – afferma il direttore artistico, Michele Di Giacomo – è una forza che attraversa le esistenze in forme differenti. Guardare all’amore ci permette di scoprire l’essere umano da un punto di vista diverso, più intimo e profondo. Dietro all’amore c’è la forza del movimento, della vita. Perciò ogni amore, così come ogni vita, ha il diritto di essere raccontato in tutta la sua verità. Porteremo in scena racconti di amori lgbtq: amori cercati, spudorati, ostacolati o accolti. Parlando così di battaglie, di diritti, del presente e del futuro”.
“L’undicesima edizione di Lecite Visioni sarà di nuovo un’occasione straordinaria per abbracciare la diversità e celebrare l’amore in tutte le sue sfaccettature. – dichiarano Bruno Fornasari e Tommaso Amadio, direttori artistici del Teatro Filodrammatici di Milano – La scelta del tema “AMORE” è infatti particolarmente significativa, perché invita il pubblico a una riflessione diretta, senza se e senza ma, sulle molteplici manifestazioni di questo sentimento universale, esplorandone ruolo e importanza nella società contemporanea, ancora una volta a partire dalla sua rappresentazione più vitale, il teatro.”
L’immagine coordinata di Lecite visioni 2024 è firmata da Fabio Orioli, giovane artista piemontese (Asti, 2000).
Come da tradizione, sono gli spettacoli di prosa il fulcro attorno cui ruota Lecite Visioni, nei quali artiste e artisti nazionali e internazionali, portano al Teatro Filodrammatici di Milano creazioni in prima nazionale o di recente produzione; attorno a essi si sviluppa un programma multidisciplinare e contemporaneo per un pubblico eterogeneo e di tutte le fasce di età, composto da altre esperienze artistiche, quali la danza, la musica, la performance, la fotografia, così da descrivere al meglio la ricchezza del dibattito attorno alle tematiche LGBTQIA+ nel mondo dell’arte.
Il festival è idealmente introdotto, lunedì 6 maggio (in replica martedì 7 maggio), alle ore 19.00, da Lecite Visioni Queer Tour di Nina’s Drag Queens, nel quale Donata, bionda docente drag queen, accompagna il pubblico in una passeggiata notturna per Milano, tra personaggi e luoghi, percorsi di affermazione identitaria e lotte per i diritti civili.
Il calendario degli spettacoli si apre – mercoledì 8 maggio, alle ore 20.20 con il progetto di Michele Di Giacomo e Angelo Di Genio dal titolo Nascondevo ghiaccio sotto le mie ardenti carezze. La pièce, in scena fino a sabato 11 maggio, prende spunto da un fatto avvenuto nel 1889, quando un giovane omosessuale aristocratico italiano scrive a Émile Zola quattro lunghe lettere raccontando la propria vita con l’obiettivo di spingere lo scrittore a fare di quella confessione un romanzo e a rappresentare per la prima volta un personaggio omosessuale in letteratura. Zola, tuttavia, dopo aver cercato di elaborarlo, decide di non pubblicarlo, e di passarlo a un medico, Saint-Paul, che lo divulgherà all’interno di una pubblicazione scientifica sulle perversioni sessuali dal titolo “Romanzo di un invertito nato”. Quell’affermazione di sé, quel grido acuto diventa allora un mezzo per essere screditato, etichettato come malato, amorale.
Michele Di Giacomo e Angelo Di Genio rileggono questa vicenda con gli occhi e la sensibilità dell’oggi, in una ricerca fatta di domande, interviste, ricostruendo il racconto di quella vita in lettera, interrogandosi sulla potenza sociale della rappresentazione, contrapposta alla discriminazione.
Sempre mercoledì 8 maggio, alle ore 21.00, il Filodrammatici accoglie Comizi d’amore (#transizioni), laboratorio condotto da Kepler-452, diretto da Enrico Baraldi e Nicola Borghesi. Nel corso dell’incontro, un gruppo di persone transgender, che hanno vissuto o stanno vivendo un processo di transizione di genere, risponderà alle stesse domande che Pier Paolo Pasolini poneva agli italiani degli anni ’60. Le loro opinioni diventeranno un momento scenico in grado di documentare l’identità di ogni individuo che sale sul palco. Una occasione per incontrarsi, interrogarsi, provare a trovare risposte che aprano ad altre domande. Con la collaborazione di Ala Milano onlus e Agedo Milano.
A dieci anni dal debutto, avvenuto proprio a Lecite Visioni, giovedì 9 maggio, alle ore 21.00, torna La metafisica dell’amore con Roberta Lidia De Stefano e Annagaia Marchioro. Si tratta di uno spettacolo comico, scritto da Giovanna Donini e Francesca Tacca, che parla dell’amore e soprattutto delle donne, ovvero di donne che amano altre donne che amano tutti gli altri. Le protagoniste raccontano e si raccontano, trasformandosi e dando vita a una carrellata di personaggi esilaranti.
La danza è la protagonista della serata di venerdì 10 maggio, alle ore 21.00.
All you need is (concept e coreografia Emanuele Rosa e Maria Focaraccio; performance Emanuele Rosa, Maria Focaraccio, Armando Rossi), muovendosi dalle figure di alcuni balli di coppia tradizionali, intende esplorare e mettere in discussione la logica delle opposizioni binarie che dominano il corrente sistema di pensiero, la cultura e la società attraverso l’intromissione di un terzo elemento. Una danza a tre fatta di continui incastri, equilibri e interconnessione fisica, che diventa metafora di una diversa costellazione di relazione.
All you need is, co-prodotta da C&C Company e S’ALA / spazio per artist+, ha vinto il Premio del Pubblico Les Lendemains Qui Dansent 2024, il Premio Twain_direzioniAltre 2022, ed è stato selezionato alla Vetrina della giovane danza d’autore eXtra 2022.
We are not Penelope. Sobre la fidelidad, in programma sabato 11 maggio, alle ore 21.00, creazione di PALAZZO SUBURBIO (Italia, Spagna, Portogallo), collettivo di Joele Anastasi, Nuno Nolasco, Antonio L. Pedraza, produzione del Teatro Bellini di Napoli, co-produzione Fitt Noves Dramaturgie, Metaproducciones Escénicas, Vuccirìa Teatro, Estigma, si prefigge di rispondere al quesito su cosa sia la fedeltà.
Ripercorrendo il mito di Penelope, tre performer, Joele Anastasi, Nuno Nolasco e Antonio L. Pedraza, in una creazione artistica tra italiano, spagnolo e portoghese, propongono una rivisitazione contemporanea del celebre personaggio omerico. La storia di Penelope si converte in un’ideale che può esistere solo attraverso la morte dell’amore. Laddove il tempo attuale getta le basi per una nuova idea di umanità e di relazioni, di identità ed emancipazione, ecco che anche il significato ontologico della parola fedeltà viene messo in discussione.
Domenica 12 maggio, Lecite visioni si conclude con un doppio appuntamento.
Alle ore 18.00, va in scena Piccola Bestia di Tobia Rossi, vincitore del Premio Carlo Annoni, con Riccardo Buffonini, per la regia di Giacomo Ferraù. Quando Max scopre che il suo fidanzato si è trasformato in un topo, tutto cambia. L’accettazione di amici e parenti non è più scontata e all’interno della coppia mutano il peso di azioni e parole, le priorità, i bisogni e le dinamiche di potere. La relazione, messa a dura prova da questo paradossale incidente a metà tra Kafka e Roald Dahl, viene denudata nei suoi aspetti più segretamente tossici e spinta verso territori “al di là dell’umano” che né Max né il suo ragazzo Nic avevano considerato.
Alle ore 21.00, il palco del Filodrammatici accoglie Autopilot di Ben Norris, con Ilaria Martinelli ed Elena Orsini, che racconta la storia di due ragazze che si incontrano sul lavoro, fanno amicizia e poi si innamorano. Il testo introduce questioni insanabili come la differenza di classe, ma anche domande etiche legate all’intelligenza artificiale, nello specifico alle automobili a guida autonoma e a temi come la difficoltà di relazionarsi con l’altro, il sacrificio a cui si è predisposti a sopportare, l’egoismo di fondo che si cela dietro ogni scelta e la solitudine dalla quale non si riesce a evadere.
Per tutta la durata del festival, il Teatro Filodrammatici di Milano ospita la mostra RI-SCATTI. Chiamami col mio nome.
L’esposizione, curata da Diego Sileo, ideata e organizzata dal PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano e da Ri-scatti ODV, promossa dal Comune di Milano con il sostegno di Tod’s e la collaborazione dell’Associazione per la Cultura e l’Etica Transgenere (ACET) e dell’Associazione Ala Milano onlus, propone gli scatti di sedici autori – Alba Galliani, Antonia Monopoli, Bianca Iula, Elisa Cavallo, Fede, Ian Alieno, Lionel Yongkol Espino, Logan Andrea Ferrucci, Louise Celada, Manuela Verde, Marcella Guanyin, Mari, Nico, Nico Guglielmo, Riccardo Ciardo, Seiko – in grado di raccontare storie vere, alcune volte amare, altre gioiose, ma assolutamente frutto di una libera espressione. Le fotografie mettono in luce le identità̀ di persone transgender e non-binary e il loro sofferto percorso di transizione, accendendo i riflettori sulle difficoltà nel riconoscersi prima ancora che farsi riconoscere e accettare dalla propria famiglia, dai propri amici, dalle istituzioni e dalla società.
Anche quest’anno torna Stratagemmi – Prospettive Teatrali, il laboratorio di scrittura giornalistica e critica, condotto da Alessandro Iachino, Andrea Malosio e Francesca Rigato, rivolto a 10 giovani under 30 che si propone di creare un percorso di avvicinamento al festival, alle artiste e agli artisti in cartellone e alla loro ricerca. I partecipanti indagheranno i nuclei di senso sottesi al festival, esplorando le principali questioni che animano i gender studies e la queer theory contemporanee: corpo, linguaggio, identità, rappresentazione e produrranno materiali di approfondimento del festival; interviste, presentazioni, longform comporranno un “catalogo ragionato” di Lecite Visioniper accompagnare le artiste e gli artisti, le spettatrici e gli spettatori nel denso cartellone dell’edizione 2024.
Molto interessante è il programma di Leciti incontri, lo spazio di confronto con autori, a cura di Libreria Antigone. Due sono gli appuntamenti: il primo, mercoledì 8 maggio alle ore 18.30, vedrà Chiara Valerio presentare il suo romanzo più recente Chi dice e chi tace(Sellerio editore)e dialogare con la professoressa Carlotta Cossutta.
Nel secondo, sabato 11 maggio, alle ore 18.30, Statovci Pajtim parlerà del suo del libro Il mio gatto Jugoslavia (Sellerio editore).
Tra le iniziative collaterali di Lecite Visioni si segnala l’aperitivo a cura di Nolo.so, tutte le sere tra le 18.30 e le 21.00, da mercoledì 8 a sabato 11 maggio e il DjSet a cura di SocksLove di sabato 11 maggio, dalle 23.00 alle 0.30.
Lecite visioni è ideato e prodotto dal Teatro Filodrammatici di Milano e sostenuto con i fondi dell’8xmille della Chiesa Evangelica Valdese, col contributo di CIG Arcigay Milano, può vantare di una fitta rete di partner come Libreria Antigone Milano, NoLoso, Premio Carlo Annoni per testi teatrali a tematica lgbtqia+, Stratagemmi Prospettive Teatrali.
Milano, marzo 2024
LECITE VISIONI. FESTIVAL LGBTQIA+
XI edizione
Teatro Filodrammatici Milano (Piazza Paolo Ferrari, 6)
Dal 6 al 12 maggio 2024
Biglietti: intero: €18,00; Ridotto: €11,50; Scuole: €9,00, Carnet 5 ingressi: €75,00; Carnet 3 ingressi: €42,00;
(+ diritti di prevendita)
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